Per ricordare la festa dell’assunzione il gruppo Smile di Padova si ritroverà nelle zone del…
Ecco il resoconto di Pino Dellasega sul viaggio a Medjugorie fatto dagli amici del Cristo pensante dal 29 febbraio al 3 marzo 2012.
PRIMO GIORNO MERCOLEDI 29 FEBBRAIO
Ormai è una consuetudine, due volte all’anno, gli amici del Cristo pensante viaggiano verso Medjugorie, verso il centro mondiale della spiritualità. L’affluenza di persone che sta arrivando in questo piccolo paesino della Bosnia Erzegovina non ha precedenti in nessun altro luogo di culto cristiano al Mondo.
Il nostro pullman parte da Rovereto, sede della Tropicana Viaggi, che con Donatella Segarizzi e Paola Specher, ormai da due anni hanno intrapreso questa avventura di ORIZZONTI DELLO SPIRITO, con viaggi alternativi verso le località spirituali.
Accompagnati dal frate francescano Padre Mauro Marasca, il viaggio diventa un lungo momento di compagnia e di racconti, una catechesi che i pellegrini apprezzano molto e fanno si che il viaggio lungo i mille chilometri diventi veramente piacevole.
Momenti di tensione al confine della Bosnia Erzegovina per il controllo dei bagagli da parte dei militari in quanto avevamo occultato tra i nostri bagagli anche 40 sacchi di vestiti nuovi, donati da Franca e Gianfranco di Baby Shop di Predazzo e da portare a Michele Vasjli per i bambini orfani delle comunità di Medjugorje. Ma come si sperava tutto va liscio e passiamo il confine senza problemi.
Giunti a Medjugorie, dopo aver cenato ci si dirige verso la chiesa di San Giacomo per l’Adorazione, che conclude la lunga giornata.
Rientrati in Hotel, abbiamo la visita improvvisa dell’accompagnatrice, la bravissima Zorica, tra l’altro l’interprete ufficiale della traduzione del messaggio che la Madonna consegna a Mjriana, che ci comunica una variante al programma, in quanto venuta a conoscenza della testimonianza per le ore 08,00 dell’indomani della veggente Vicka. Un giro di camere da parte di Donatella e tutti sono avvisati del cambio di programma.
SECONDO GIORNO GIOVEDI 1° MARZO
Puntuali alle 08,00, siamo nel cortile della Comunità della Famiglia Ferita di Suor Cornelia per la testimonianza straordinaria di VICKA, la più anziana delle veggenti.
Un racconto che entra nella storia di Medjugorje, dalle primissime apparizioni ai giorni d’oggi, impreziosito dall’esperienza fatta da Lei e Jacob, quando un giorno la Madonna gli ha presi per mano e gli ha portati prima a vedere il Paradiso, poi il Purgatorio ed infine l’Inferno.
La testimonianza si conclude con VICKA che prega in silenzio per oltre mezzora, con tutti i presenti emozionati per questa sua grande intensità spirituale. Si percepisce netto il contatto della vegg
ente con qualche cosa che va oltre la nostra realtà. VICKA si raccomanda di non pregare con le parole, ma con il cuore e questa ne è stata la sua dimostrazione.
Usciti dalla Comunità di Suor Cornelia, ci dirigiamo verso il Cenacolo, fondato da Suor Elvira Petrozzi , dove ascoltiamo la testimonianza di due ragazzi che sono riusciti a superare la dipendenza dalla droga grazie solo alla preghiera e alla comprensione della Comunità. Testimonianze toccanti che lasciano le persone senza parole.
Dopo il pranzo inizia la salita al Podbrdo, il monte della prima apparizione. L’accompagnatrice Zorica ferma il gruppo ad ogni stazione per un momento di riflessione e preghiera e anche per raccontare la storia dei primi giorni delle apparizioni, in quanto coetanea dei veggenti ne conosce molto bene la storia. Il caldo è davvero soffocante anche se a terra ci sono ancora i mucchi di neve sparsi qua e la.
Raggiunta la statua della Madonna, sostiamo per un’oretta dove ognuno può dedicarsi a se stesso e a chiudersi nei propri pensieri. La discesa come sempre non è facile anche perché, la neve scioltasi da poco ha lasciato le pietre molto scivolose.
Scesi da Podbrdo il pullman ci porta al villaggio della Madre, fondato da Padre Slavko pochi anni prima di morire, diventato un riferimento per tutte le donne sole e abbandonate.
Padre Mauro celebra la messa per il nostro gruppo e al termine della stessa ritorniamo in albergo. Durante la cena, io e Donatella esponiamo il programma della notte, con le tre possibilità: la prima salire sulla collina delle apparizioni e precisamente alla Croce Blu verso le 23,30 e dormire nei sacchi a pelo ai piedi del posto dove il giorno dopo ci sarà l’apparizione a Mjriana; la seconda con un gruppo che partirebbe dall’Hotel verso le ore 04,30 del mattino e un terzo gruppo, con Padre Mauro verso le 6,30.
Abbiamo quindi alcune ore per riposarci ma nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che è già ora di ritrovarsi nella hall dell’Hotel per incamminarci verso la croce blu.
TERZO GIORNO VENERDI 2 MARZO
Il cielo è stellato ma la temperatura dell’aria non è eccessivamente fredda, anche se si sente forte l’umidità lasciata dalla neve. Ci incamminiamo per mezz’ora senza incontrare nessuno per la strada, strano perché le altre volte già tanti pellegrini erano sul percorso. Ma sicuramente il mese ancora invernale e la neve caduta nelle settimane precedenti ha fatto desistere in tanti.
Giunti alla Croce Blu riusciamo subito ad individuare un posto vicinissimo al luogo dell’apparizione. Posizioniamo i sacchi a pelo, mentre già alcuni gruppi vicini a noi sono in preghiera. Siamo circa in dieci del nostro gruppo ma più le ore trascorrono e sempre più persone si accalcano nei pressi della Croce Blu.
Con l’alba arrivano anche i musicisti che iniziano ad intonare gli inni alla Regina della Pace e in brevissimo tempo il luogo è inondato da migliaia di persone. Alle 6 e mezza, precise, arriva anche Padre Mauro che vestito da frate ha la possibilità di accedere vicinissimo a dove si posizionerà Mjriana.
Verso le otto, quando ormai sono tutti svegli ed inizia la frenesia per l’apparizione, arriva, accompagnata da alcuni giovani del luogo anche la veggente Mjriana. Ma con lei abbiamo anche forse la più gradita sorpresa della giornata, suor Elvira Petrozzi, che con il suo dolcissimo sguardo incanta tutti i presenti in un applauso generale. Una donna straordinaria che quando posa il suo sguardo su di te sembra davvero che ti entri nel cuore e ti lasci tanta serenità e dolcezza.
Mjriana inizia a recitare il rosario interrotto solo dai canti per la Madonna e esattamente alle 8,40 inizia l’estasi. Sulla sua bocca scorrono le parole ma come inizia l’estasi nessuno sente più niente, diventa un dialogo personale con la Madonna. Suor Elvira la guarda con tenerezza e le sorride.
Io e Donatella riusciamo a prenderci il posto proprio a ridosso della croce blu e cosi con la mia fotocamera riesco a cogliere ogni momento dell’estasi. Accanto a me vi è un signore, che ha raggiunto il posto pochi minuti prima dell’arrivo di Mjriana, e che sta riprendendo con una telecamera. Solo dopo l’estasi, Zorica mi racconterà che è un americano di Hollywood, il produttore Steve McEvety reso famoso per aver girato PASSION di Mel Gibson. Zorica mi spiega che si trova a Medjugorje perché sua figlia, arrivata per curiosità la prima volta in questa località ha deciso di abitarci dopo aver sposato un ragazzo spagnolo. Un’altra storia che ha dell’incredibile.
Fotografo l’estasi di Mjriana in ogni suo particolare e una volta finita, controllando le fotografie fatte mi accorgo che nella sua pupilla nel momento centrale dell’estasi si vede chiaramente impressa la croce blu avvolta in uno strano alone. E’ proprio in quel punto, sopra le nostre teste, che la Vergine è apparsa a Mjriana.
Conclusa l’estasi la folla un po alla volta si allontana verso il paese di Medjugorje, lungo il sentiero nei campi dove si possono trovare tante bancarelle di contadini che vendono i prodotti della terra raccolti da loro.
Il nostro gruppo torna insieme sino alla Chiesa di San Giacomo e mentre alcuni tornano in albergo per riposare altri vanno a visitare il Cristo Risorto, la gigantesca statua che trasuda del liquido dal ginocchio destro. Da pochi giorni anche il dietro del ginocchio sinistro ha incominciato misteriosamente a lacrimare. Una breve visita al cimitero sulla tomba di Padre Slavko, conclude quella mattinata iniziata a notte fonda.
Dopo la pausa pranzo, tutti di nuovo in piedi per la salita al Krizevac, il monte della grande Croce, tutti insieme in una grande via Crucis, intonata per il nostro gruppo da Padre Mauro.
Circa a metà della salita sono immerso nei miei pensieri e mi torna il ricordo della mattina e rivivo i momenti speciali dell’apparizione e sento il dispiacere per non aver fatto una fotografia insieme a quella santa donna di Suor Elvira, ma nel momento in cui alzo lo sguardo, come per incanto la vedo sulla portantina che sta salendo aiutata dalle forti braccia dei ragazzi “guariti” nella comunità del Cenacolo e quando mi passa accanto, la fermo, l’abbraccio e mi faccio la foto tanto desiderata.
Poco prima della cima ci fermiamo sul posto dove Padre Slavko è morto per un attacco cardiaco e Zorica ci racconta un po di fatti accaduti dopo la sua scomparsa, che hanno veramente del misterioso e miracoloso.
Sono le cinque quando iniziamo a scendere per il sentiero a ovest con il sole che un po alla volta sta scendendo per preparare un altro tramonto.
Raggiunta la base del Krizevac mentre controlliamo che tutti siano rientrati, Christian e Roberto mi portano un’immagine che hanno acquistato in un negozietto. La guardo e riguardo e noto che accanto al viso della Vergine hanno messo anche l’immagine del mio Cristo pensante. Un regalo inaspettato, e ancora una volta arriva la frase che da sempre mi accompagna: “Il Cristo pensante si porterà dietro tutto e tutti” e trovarmelo senza saperlo nel luogo spirituale più frequentato del mondo ne era la prova…….
Alle 6,30 del mattino siamo tutti davanti alla Chiesa di San Giacomo per la foto di gruppo e quindi una volta saliti sul pullman inizia il viaggio di ritorno, che diventa un ripercorrere le tappe di questi tre giorni, un racconto di esperienze personali e scambi di pensieri. I mille chilometri volano e la sera ci ritroviamo a salutarci dandoci l’arrivederci a settembre per un’altra avventura a Medjugorje.
Prima di ripartire Donatella spiega ai presenti il programma del prossimo viaggio che avrà una novità: durerà un giorno in più durante il quale visiteremo prima Siroki Brijeg, località famosa per essere stata la sede di una strage di 30 frati francescani, compiuta il 7 febbraio 1945 ad opera di partigiani comunisti durante la Seconda Guerra Mondiale. A ciascuno dei frati venne intimato di rinnegare la fede cattolica, pena la morte. Tutti i trenta frati che erano nel convento francescano di Široki Brijeg furono assassinati e i loro corpi bruciati. Oggi per i trenta martiri di Siroki Brijeg è in corso il processo di beatificazione. La seconda metà inedita del viaggio sarà la chiesa di Tihaljina dove è conservata la statua della Madonna le cui fotografie sono il simbolo della Vergine di Medjugorje e hanno fatto il giro del Mondo. Questi luoghi sono riportati e spiegati molto bene da Paolo Brosio nel suo ultimo libro “Viaggio a Medjugorje”.
Ecco il programma del prossimo viaggio dal 29 settembre al 3 ottobre 2012:
29 settembre – viaggio da Rovereto a Medjugorje con pausa pranzo lungo il percorso e arrivo in serata a Medjugorje
30 settembre – salita sulla collina delle Apparizioni il Podbrdo, testimonianze varie dei veggenti e nelle comunità
1 ottobre – Visita al santuario di Siroki Brijeg e alla Chiesa di Tihalijna. Pomeriggio libero per le riflessioni e percorsi personali – La sera per chi desidera c’è la veglia alla Croce Blu in attesa dell’apparizione a Mjriana.
2 ottobre – apparizione alla Croce Blu alla veggente Mjriana e successivamente visita al Cristo Risorto, alla chiesa di San Giacomo e alla tomba di Padre Slavko. Pomeriggio salita al Krizevak, il monte della croce – sera: Santissima Messa nella chiesa di San Giacomo
3 ottobre – viaggio di ritorno da Medjugorje a Rovereto con pausa pranzo lungo il percorso.
Al viaggio prenderanno parte oltre all’accompagnatrice Donatella, anche Padre Mauro Marasca e Pino Dellasega.
info Donatella Segarizzi al nr. 345 4012407
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