"Avete alimentato questo campeggio con la vostra presenza anno dopo anno": con queste parole Alberto Flaim,…
VAL DI FIEMME. Erano una cinquantina, in rappresentanza di quasi tutti i corpi dei vigili del fuoco volontari della valle, i fiemmesi che nei giorni scorsi hanno partecipato ad un viaggio fino alla Città del Vaticano promosso dall’ispettore distrettuale Giancarlo Giacomuzzi.
Grazie all’impegno del Comandate di Tesero, Ciro Doliana, il gruppo ha, infatti, avuto la possibilità di partecipare all’udienza generale del Santo Padre Benedetto XVI, in posizione di favore, visitare la bellissima sala Paolo VI guidati dal responsabile architetto Guido Rainaldi, di essere accolti molto cordialmente dal comandante dei vigili del fuoco della Città del Vaticano e dalla squadra dei vigili di turno con cui si è stretta subito una sincera e cordiale amicizia.
Per i vigili del fuoco volontari della val di Fiemme è stato possibile conoscere una realtà particolare come quella vaticana, dove i compiti dei vigili del fuoco riguardano anche la sicurezza del Santo Padre.
Il corpo permanente dello Stato vaticano è composto da 26 vigili operativi suddivisi su 5 squadre.
Al termine della visita è stata regalata vigili del fuoco del Vaticano una particolare legno, raffigurante l’inizio dell’attività dei vigili del fuoco della valle di Fiemme.
A conclusione dell’udienza generale del mercoledì, l’ispettore e il comandante di Tesero, hanno poi avuto anche la possibilità di scambiare qualche parola con il Santo Padre Benedetto XVI, al quale è stata richiesta la sua preghiera per tutti i vigili del fuoco volontari e per le loro famiglie. Al Santo padre è stata quindi donata una scultura lignea raffigurante San Floriano, protettore dei vigili del fuoco.
Le tre giornate hanno sicuramente raggiunto l’obiettivo principale che l’ispettore Giancarlo Giacomuzzi si era posto.
Al viaggio a Roma hanno partecipato anche il presidente dell’Associazione vigili del fuoco fuori servizio, cavalier Riccardo Selle, ed il sindaco di Tesero, Giovanni Delladio, mentre il corpo di Ziano, a sorpresa, si è fatto carico della merenda durante il viaggio di andata e di ritorno.
Il momento più emozionante è stato, come era facilmente prevedibile, l’udienza con il Santo Padre Benedetto XVI.
Un’udienza che nella spiegazione della lettura di San Paolo, ha fatto diretto riferimento all’origine della parola Chiesa intesa come identificazione di una comunità riconosciuta e chiamata poi a raccolta.
«Seppur con le dovute differenze, anche i vigili del fuoco volontari, possono sentirsi “chiesa” – sottolinea l’ispettore Giacomuzzi nel ricordare quei momenti di commozione -. Una comunità cioè riconosciuta ed attiva nel tessuto sociale e come tale si sente di operare, da oggi in poi, con un’ulteriore certezza nella protezione di Dio».
Francesco Morandini
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