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PREDAZZO – È morto per strada, mentre compiva quello che da anni sentiva come il suo più grande dovere: andare a trovare e confortare persone anziane ed ammalate. È finita così, ad 80 anni, la vita di don Giovanni Volcan, nativo di Tesero, che dal 2001 era collaboratore del Decanato di Cavalese. Don Giovanni (il fratello Tommaso a sua volta, deceduto qualche anno fa, era sua volta sacerdote) è morto ieri verso le 18 a Predazzo, per strada. Lo ha fulminato un infarto acuto. Nato a Tesero nel 1929 era stato ordinato sacerdote a Trento nel marzo del 1956. Il suo primo incarico era stato quello di viceparroco a Malé dal 1956 al 1959. In seguito il vescovo lo aveva spostato in Lagarina dove operò per vari anni: a Villa dal 1959 al 1961 e a Pedersano dal 1962 al 1971, sempre come parroco. Quindi un breve spostamento fuori regione, a Sestri Levante dove risiedette dal 1971 al 1972. Don Giovanni Volcan, rientrato in Trentino, fino al 1976 ricoprì il ruolo di parroco a Vigo Cavedine per poi avvicinarsi a casa: dal 1976 al 1986, oltre a collaborare con la locale parrocchia, fu insegnante di religione nelle scuole di Predazzo. Ma non fu la fine di una vita ecclesiastica densa di incarichi e di lavoro. In effetti padre Giovanni venne nominato parroco nel Perginese, paesi di Canale, Castagné, S. Caterina e S. Vito e lì rimase dal 1986 al 2000. Quindi un breve ritorno, da parroco, nella sua valle di Fiemme, a Carano, nel periodo 2000-2001. Era il tempo della pensione ma non dell’inattività. Dal 2001 ad ieri don Giovanni Volcan è stato collaboratore del Decanato di Cavalese, vivendo a Predazzo e sentendo come sua vocazione quella dell’assistenza agli anziani ed agli ammalati. Così è morto padre Giovanni, per la strada, mentre andava a trovare uno dei suoi anziani, per confortarlo. Mario Felicetti – l’Adige.it
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