Dopo l'incontro di Predazzo con l'assessore provinciale Alberto Pacher e in attesa della riapertura della…
PREDAZZO – Un’ora e mezzo di dibattito, poi la proposta conclusiva dell’assessore provinciale Mauro Gilmozzi , condivisa da tutti. Per il traffico lungo la statale 50 di passo Rolle, dove, a partire dal prossimo aprile, sono previsti i lavori per la nuova fognatura da Paneveggio al bivio di Castelir e il nuovo acquedotto che dalla zona della Venegia porterà l’acqua a Predazzo, sono stati fissate le seguenti modalità: dal 23 aprile al 23 maggio, chiusura della strada dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 18, con una finestra a mezzogiorno per consentire il transito dei pendolari e dei mezzi di servizio; dal 23 maggio al 30 giugno apertura della strada a senso unico alternato; dal 30 giugno al 20 settembre apertura totale, senza condizionamenti o limitazioni; dopo il 20 settembre, ritorno al senso unico alternato, fino all’inizio della stagione invernale. La proposta è stata fatta dopo un lungo confronto tra Gilmozzi, accompagnato dai funzionari Nardelli e De Vigili, e gli operatori di Fiemme, Fassa e Primiero, accorsi in massa (più di 150 persone) e che hanno manifestato senza remore le loro esigenze. La proposta iniziale, anche per accelerare al massimo i lavori, era un po’ diversa (chiusura completa della statale dal 12 aprile al 31 maggio, senso unico alternato dal 1° giugno al 15 luglio, apertura in estate e ripresa dei lavori in autunno) e le perplessità non sono mancate, con il richiamo, da parte dei rappresentanti di numerosi enti e categorie economiche, di specifiche esigenze legate al turismo, ai trasporti, al movimento degli studenti e dei pendolari, alle forniture, all’assistenza, agli interventi di manutenzione degli impianti. Qualcuno ha anche sottolineato il ritardo con il quale le valli sono state informate e quindi l’impossibilità di programmare eventuali alternative. Altri hanno suggerito una serie di lavori durante le ore notturne (ipotesi non scartata da Gilmozzi, sempre che ci siano i presupposti per farlo e soprattutto nel rispetto di determinati parametri di sicurezza). Altri ancora hanno proposto l’utilizzo provvisorio della strada delle «Carigole», per altro dai tecnici ritenuta inadeguata. Tutti hanno sollecitato l’attivazione di un sistema informativo capillare su tutti i punti di accesso alla zona. Alla fine l’accordo, sulla proposta finale di Gilmozzi, partendo dal presupposto che comunque i lavori vanno fatti. Se poi, invece che finire, come auspicato, nella primavera del 2011, i tempi saranno ulteriormente dilazionati, pazienza. Importante, ha ribadito l’assessore, è fare le cose con i minori disagi possibile e soprattutto farle bene. Alla fine, tutti soddisfatti. M. F.
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