Due gli obiettivi, in vista delle elezioni provinciali: sensibilizzare i futuri amministratori sull’opportunità dell’infrastruttura e informare la…
Di Livio Morandini – Predazzo - Non riesco neanche a pensare a quanto increduli siano rimasti, dopo l’assemblea del Bim a Cavalese, i promotori del mirabile e lungimirante progetto dello studio progettazione e realizzazione del trenino dell’Avisio, a iniziare dall’appassionato, concreto e realista Massimo Girardi fino a tutte le altre migliaia di sostenitori.
Non essendo nato ieri e avendo ancora un tantino di memoria, è questa l’occasione per ricordare la prima edizione della Marcialonga di Fiemme e «Fassa». Ma Fassa solo perché partiva da Moena, poiché il resto dei paesi della Valle di Fassa allora snobbava e accoglieva con sufficenza il passaggio di questa manifestazione sportiva al suo esordio: dicevano che «loro» non avevano bisogno di questo sport, «il fondo», perché loro avevano gli impianti, le piste da discesa, le montagne famose in tutto il mondo e i panorami mozzafiato. Questo dicevano i fassani nel 1971! Poi le cose come sono andate? Togliamo oggi la Marcialonga a tutti i paesi della Valle di Fassa e sentiamo le loro rivendicazioni. Questo solo per esemplificare la lungimiranza o arretratezza della gestione e vendita dell’immagine turistica estivo-invernale e in tutte le stagioni nel mondo intero della «ladina Valle di Fassa», che si propone anche con una lingua propria ma che ha paura di farsi conoscere portando i potenziali turisti e visitatori con il mezzo più attempato ma semplice efficace e sicuro di questo mondo: il treno. Certo, c’è anche l’aereo, ma per l’aeroporto sembra ci siano maggiori difficoltà.
Concludendo, e senza polemizzare, è ovvio che Fassa e fassani, a iniziare dagli alti vertici, hanno ceduto e stanno cedendo a influenze, lusinghe e promesse da chi questo sviluppo economico-turistico-sociale non lo vuole vedere o non lo vede proprio in questa forma. Gli esempi positivi di analogo sviluppo in valli limitrofe o di confine sembra lasciare del tutto indifferenti.
Livio Morandini – Predazzo
vedi anche: Il no ladino alla ferrovia, una figuraccia su tutti i fronti
Mobilità sostenibile nelle nostre valli. Metroland o Trenino dellAvisio?
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