PREDAZZO – Un’edizione spettacolare e di straordinario successo quella dei «Catanauc in festa» di venerdì sera a Predazzo,
quale non si vedeva da anni, a confermare la bontà dell’iniziativa, promossa dal Comune e coordinata dal locale Comitato manifestazioni. Si è
animato come non mai il rione storico di Ischia, con i suoi ambienti rustici, le sue piazzette interne, i sui costumi e le sue tradizioni, accogliendo migliaia di visitatori, locali, valligiani e ospiti, che hanno particolarmente gradito l’allestimento dei vari punti di incontro (ben 27 postazioni) ed i piatti tipici proposti da diverse associazioni del paese. Innanzitutto i «mestieri» di una volta, i lavori degli anziani della casa di riposo «San Gaetano», i «tìsleri» (falegnami), la filatura della lana, gli «scandolèri» (per la preparazuione delle classiche «scàndole»), la battitura della falce tradizionale, gli spaccalegna, le lavandaie presso la «fontana de la Fièra», gli artisti, raccolti in una splendida area storica (tra essi gli autori
della mostra «Hobby e ricordi» Remo Felicetti e Franco Facchini, con alcuni dei loro pezzi più pregiati), i «freladori» (per la battitura del grano), naturalmente i boscaioli, impegnati nella scortecciatura e nel trasporto dei tronchi appena tagliati, e le prove di abilità proposte dalle guide alpine e dai maestri di sci. Non sono mancati ovviamente musiche e cori, dal «Magico Incanto» dei bambini, ai margini di Piazzetta Calderoni, al Negritella, al trio dei giovani vicino ai boscaioli, al «Trio Malgola», al coro Edelweiss dell’Utetd, alla fisarmonicista Nadia Zorzi, alla «Spritz Band», alla «Dolomiten Bier Band». Per finire con le stuzzicanti proposte gastronomiche che hanno rispolverato i piatti più tipici della storia locale, un tempo «poveri», oggi ricercati come qualcosa di esclusivo: minestra d’orzo, affettati misti e vini trentini, miele, polenta, tosèla e lucaniche alla piastra, «fortaie» e frittelle di mele, lo strudel, wurstel, crauti e cacciagione, «patate rostìde» e formaggio, canederli e spezzatino, «smorm» dei bambini e gli immancabili «ambleti» (omelettes). Moltissimi i collaboratori, in rappresentanza di numerose associazioni del paese, dal Ctg Gruppo Lusia ad Ospitalità Tridentina, dai cacciatori all’associazione Nordic Walking, dal Fiemme e Fassa Volley alla Taverna Aragosta, dal Minigolf Club al Grossenpallonen Club, alla Dolomitica, ai Vigili del Fuoco, con i giovani allievi a seguire con cura ed attenzione i bambini che volevano diventare «pompieri per un giorno», cimentandosi in un percorso di abilità per ottenere alla fine delle loro prove un ambito diploma di partecipazione. Una serata fantastica, accompagnata da un cielo terso e dal caldo di questi giorni. Quasi duecento i volontari che hanno offerto la loro disponibilità. E ieri mattina, fatto da non trascurare, tutto il rione era perfettamente pulito. Arrivederci al 2013.
Mario Felicetti