Predazzo, la strada del Maso Brigadoi, il vicesindaco Dellagiacoma chiarisce i dubbi.

Da il 18 maggio 2010

maso brigadoi Predazzo, la strada del Maso Brigadoi, il vicesindaco Dellagiacoma chiarisce i dubbi. PREDAZZO – Nel confronto pre elettorale di mercoledì sera, è emerso il problema riguardante la messa in sicurezza della strada di accesso a Maso Brigadoi, antica costruzione a monte dell’abitato, che sarà interamente ristrutturata. Qualcuno ha parlato di intervento del Comune per fare un piacere ai titolari della licenza. Per questo vuole fare chiarezza il vicesindaco uscente (e non più ricandidato) Franco Dellagiacoma , in una nota diffusa ieri. Il problema della messa in sicurezza della salita, dice in sostanza Dellagiacoma, è derivato da una ripetuta serie di inviti da parte del Servizio geologico della Provincia, del Servizio gestione Strade e del Servizio prevenzione calamità pubbliche, i quali, ancora a partire dal 2001, avevano segnalato l’urgenza di effettuare la pulizia del versante sovrastante, la realizzazione di una barriera paramassi e di un piede di rinforzo e la sistemazione di un masso che insisteva sulla stessa strada. Il 13 luglio 2004, era lo stesso Ufficio tecnico comunale a segnalare alla Provincia il distacco del masso, chedendo un sopralluogo. Altri distacchi si verificavano successivamente, al punto che il Comune provvedeva a far elaborare un progetto specifico di messa in sicurezza del versante nella primavera del 2007. Altri massi, segnalati dall’amministrazione, si sono staccati anche negli ultimi due anni, fermandosi sul ciglio della strada ed evitando solo per caso danni a persone o cose, fino a che si è arrivadi alla predisposizione di un progetto, finanziato all’80% dal Servizio forestale della Provincia, con il succesivo incarico per la sistemazione definitiva della salita e la sostituzione dei muri di sostegno che mostravano evidenti segni di cedimento e di vetustà. «Credo» ribadisce il vicesindaco, esibendo tutta la relativa documentazione «che sia dimostrato a sufficienza come tale opera sia finalizzata a dare risposta alle prescrizioni dei competenti servizi provinciali, trovando finalmente compimento dopo un iter lungo e travagliato. La strada comunque rimane classificata ad uso forestale ed agricolo e non può avere le caratteristiche di una strada adibita al transito normale del traffico ordinario».      Mario Felicetti

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