PREDAZZO - Con voto unanime, il consiglio comunale di Predazzo, convocato lunedì sera per l’ultima seduta del…
PREDAZZO – Con voto unanime, e dopo una lunga discussione, il consiglio comunale di Predazzo ha approvato martedì sera anche il nuovo regolamento per la diffusione dell’edilizia sostenibile. In esso, viene sostanzialmente fissato il sistema dei punteggi riguardanti i vari livelli di prestazione degli edifici, attraverso i quali sarà possibile accedere agli incentivi programmati. In altre parole, l’obiettivo di fondo è quello di orientare le trasformazioni territoriali verso modelli costruttivi rispettosi dei limiti di sostenibilità degli ecosistemi ambientali, elevando gli standard di qualità e di comfort degli edifici residenziali, attraverso una progettazione che considera l’organismo edilizio in tutte le sue componenti, ecologica, biologica e sociale. Obiettivo che si raggiunge attuando tutti o parte dei requisiti di sostenibilità previsti dalla norma. Come contropartita, sono previsti incentivi di natura economica, con la riduzione degli oneri di urbanizzazione in proporzione ai punteggi conseguiti nella valutazione finale del Comune, ed incentivi di superficie, con incrementi della superficie utile lorda edificabile fino al 10% per le destinazioni residenziali e fino al 15% per quelle ricettive alberghiere. Il regolamento si articola in tre sezioni: le norme e le procedure, i requisiti di sostenibilità e le strategie con le prescrizioni tecniche. In esso vengono anche previste in dettaglio la procedura di assegnazione degli incentivi e le modalità di verifica e controllo da parte del Comune dei progetti e delle realizzazioni, con la decadenza degli incentivi ed eventuali sanzioni per la mancata realizzazione del progetto di sostenibilità da parte del titolare della concessione edilizia. L’architetto Eccheli , affiancato dall’ingegner Celva dello Studio Bioengeenering di Trento, ha illustrato nei particolari i contenuti tecnici ed operativi del regolamento, che il sindaco Silvano Longo ha battezzato come «un cambiamento culturale, in grado di garantire la crescita della sensibilità dei cittadini», con la soddisfazione «per essersi dotati di uno strumento efficace nella direzione giusta». Unanime la condivisione da parte del consiglio, anche se Nicolò Tonini ha segnalato, a suo parere, due carenze: l’eccessiva onerosità dell’iter amministrativo e la limitatezza degli incentivi nelle fasce centrali della tabella punti. «Condivido in parte le perplessità di Tonini» ha commentato il sindaco. «Il miglioramento della qualità della vita è difficile da ottenere di fronte al morbo della burocrazia. Importante comunque è partire. Poi si potranno fare, anche a breve scadenza, tutti gli aggiustamenti del caso». «Un passo importante verso una nuova direzione» lo ha giudicato Maria Bosin della minoranza. Tutti d’accordo, pur con le raccomandazioni ricordate sopra, al momento del voto. M. F.
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