Ancora poche settimane e due canali televisivi, RaiDue e Rete4, passeranno sul digitale terrestre. Una rivoluzione…
Che il digitale terrestre sbarcherà in Trentino il prossimo 15 febbraio, ce lo stanno dicendo da settimane la Provincia e il sorriso di Adriana Volpe: dal giorno seguente a quello di San Valentino la nuova era della tv inizierà anche qui, con Rai Due e Retequattro che non saranno più visibili in analogico. Digitale a febbraio, non per tutti. Tutto bello, il nuovo che avanza. Tutti a regalare e regalarsi decoder. Ma né la Provincia né (l’incolpevole) Volpe ci hanno mai spiegato finora che la «rivoluzione» sarà solo per poco più di 300mila trentini. Ovvero quelli raggiunti dal segnale dei ripetitori di Paganella e Rovereto - Finonchio per Rai Due e – per Retequattro – quelli serviti da altre dodici stazioni minori (oltre all’asta dell’Adige suppergiù fino a Marco, l’Alto Garda, la Val di Cembra, la Val di Non, Folgaria e poche altre zone). Le zone che per ora restano «analogiche». Insomma, il digitale arriverà, ma dalla notte tra il 15 e il 16 febbraio, per godersi le trasmissioni di Rai 2 e Retequattro solo nonesi, cembrani, trentini, lagarini «alti», roveretani, rivani e arcensi dovranno avere il loro bel decoder. Per gli altri (le cartine esatte dovrebbero essere on line sul sito della Provincia tra qualche giorno), tutto come prima: state a Tione? Storo? Malé? Cavalese, Canazei, Predazzo? Primolano? Imer? Nel Tesino? Ad Ala, Avio o Borghetto? Se avete in mente di regalare il decoder, cambiate idea. O pensate a un modo simpatico per far capire al destinatario che gli state rifilando un presente buono solo per il prossimo ottobre. Quando cioé il digitale (dal 15 di quel mese) sarà davvero realtà in tutto il Trentino. Switch over e switch off. Quando cioé dalla fase di «switch over» (periodo di transizione), si passerà a quella di «switch off» (effettivo addio all’attuale protocollo di trasmissione e ricezione), tra undici mesi appunto, e tutte le frequenze in analogico di Rai, Mediaset, La7 e tv locali verranno spente per lasciare spazio al digitale. L’ha spiegato ieri il consulente della Provincia per la «migrazione al digitale» Giovanni Holzer. Ex tecnico degli impianti Rai, sa il fatto suo. E a dire il vero è stato l’unico in un peana ad una sola voce di lodi alla novità e di «sarà tutto una meraviglia, tutto liscio come l’olio» cantato da funzionari ministeriali e provinciali, a mettere in guardia tutti su possibili difficoltà, su questa partenza a macchia di leopardo che chi di dovere si è sempre ben guardato dal comunicare e – dulcis in fundo – sulla brillantissima idea (il Trio Medusa avrebbe la canzoncina giusta) di aver voluto fare la migrazione entro febbraio, in un territorio in cui – si sa – i ripetitori sono sulle cime che – si sa – in questi mesi non sono certo l’ambiente di lavoro ideale tra neve, ghiaccio e così via. Innovazione per tutti, business per alcuni. Nel frattempo, la caccia al decoder è partita, con 50 euro di contributo per gli ultrasettantacinquenni. Con una curiosità. I decoder si distinguono in zapper (semplici) e mhp (con slot per le card). Chissà perché il Governo ha concesso i 50 euro solo per gli mhp. Insomma, gli over 75 sono invitati a comprare il decoder meno semplice. «Una scelta dell’Ue – ha spiegato ieri la funzionaria del Ministero per le comunicazioni Eva Spina – che ha voluto privilegiare chi sceglie di puntare più sull’interattività». Chissà però se c’entra anche il fatto che senza slot per le card, uno ha sì il decoder, ma non può comprare le offerte a pagamento di un’azienda senza dubbio cara al capo dell’apparato che concede i contributi. Chissà… Ma c’è anche Sky. A chi comunque avesse già in casa un ricevitore satellitare (ad esempio quello dei pacchetti Sky) e non fregasse nulla delle offerte pay per view o del poter esprimere la propria preferenza su questo o quel partecipante di reality , o ancora di poter interagire con il proprio televisore. Insomma, chi anche dopo febbraio o ottobre volesse solo poter vedere quello che vedeva prima senza bisogno di extra, o magari abbia solo un mobile tv già zeppo di ricevitori, registratori e lettori dvd, sappia che volendo può fare a meno del decoder. Con il satellite, i canali digitali si piglieranno comunque.
Leonardo Pontalti
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