A breve al via un percorso formativo per i volontari. Si valuta l’ipotesi di una gestione associata di alcuni servizi
Ricambio generazionale dei volontari, necessità di formazione, difficoltà ad accedere ai finanziamenti: sono questi i problemi più frequenti riscontrati tra le associazioni della Valle di Fiemme. Per individuare le esigenze e trovare soluzioni comuni, Gianpietro De Zolt, delegato alla protezione civile e all’associazionismo della Comunità Territoriale, dopo aver catalogato tutte le realtà presenti in valle (in totale 260), ha cominciato a incontrarle, suddivise per settore. Già dopo i primi incontri, sono emersi spunti di lavoro interessanti.
Dal confronto con le associazioni dell’ambito
socio-sanitario-assistenziale (49 quelle presenti in valle) è emersa l’esigenza condivisa di
formazione per i volontari e i dirigenti: spesso non basta la disponibilità a mettersi al servizio degli altri, ma sempre più sono necessarie competenza, conoscenza delle leggi e aggiornamento. Da qui l’idea di avviare
un percorso formativo per i responsabili delle varie associazioni, in cui trattare temi quali la responsabilità civile, penale e amministrativa, la gestione delle associazioni e la progettualità, essenziale per poter accedere a finanziamenti, anche di tipo nazionale o europeo. Sono previsti 6 incontri che verranno organizzati a breve, aperti a tutti i settori dell’associazionismo. Inoltre, si sta pensando a uno sportello o, in alternativa, a
momenti di approfondimento tematico per chiarire aspetti di tipo burocratico, fiscale, amministrativo e legislativo.
Diverse le esigenze delle associazioni sportive valligiane (in totale 52), che hanno sollevato soprattutto il problema della difficoltà crescente ad ottenere appoggi finanziari. La soluzione potrebbe essere quella di una gestione unica a livello di valle per alcuni dei settori che richiedono investimenti maggiori in termini di denaro e tempo (per esempio i mezzi di trasporto o la segreteria). A breve si terrà un nuovo incontro in cui verranno proposte alcune idee per affrontare le problematiche emerse. Si tratta soprattutto di una rivoluzione culturale che non può essere calata dall’alto: la Comunità di Valle può proporre, coordinare e supportare, ma dovranno essere le singole associazioni a farsi carico della fase attuativa, condividendo pienamente quanto proposto.
Anche il sindaco di Predazzo, Maria Bosin, presidente della Conferenza dei Sindaci, ha recentemente fatto una proposta che va in questa direzione, la gestione sovraccomunale degli impianti sportivi.
Sull’argomento è stato aperto un tavolo di lavoro.
Questo articolo è già stato letto 5509 volte!
Commenti
commenti