Già da alcuni mesi fervono i preparativi per l'organizzazione di un evento davvero molto bello…
Primo giorno sabato 18 maggio:
PREDAZZO – Sono trecentocinquanta i partecipanti al primo «Raduno di chi ama la Scuola Alpina della Guardia di Finanza e Predazzo», una due giorni davvero ricca di iniziative partita ieri sera, con la presentazione del libro dedicato ad Alfredo Paluselli e del video «Scuola Alpina: un viatico, un amore, una fede» e che culminerà oggi con la sfilata che partirà dalla caserma di via Fiamme Gialle attorno alle 9.30 per raggiungere il centro, dove si terranno la messa e le cerimonie.
«Tutto è partito nel 2010 racconta Giancarlo Adorni, che ha curato l’organizzazione dell’evento quando in occasione dell’inaugurazione del Monumento al Finanziere di Lorenzo Pojer, prendendo spunto dal discorso del sindaco, ho ritenuto giusto creare un’iniziativa per consolidare il forte legame che tanti finanzieri hanno con Predazzo e con la sua Scuola Alpina. Oggi siamo qui, con amici che vengono da tutt’Italia e l’emozione è veramente tanta».
Il sindaco Maria Bosin ha espresso a nome dell’amministrazione un profondo ringraziamento ad Adorni «per aver fatto qualcosa di meraviglioso.» E meraviglioso è stato certamente anche il personaggio che viene raccontato in «Vento da Nord», il libro fresco di stampa in cui Alfredo Paluselli racconta la storia dell’omonimo nonno, l’indimenticato «Custode del Cimon de la Pala» scomparso nel 1969, che per anni ha vissuto ai piedi delle Pale di San Martino fondando anche la prima scuola di sci della zona ed edificando la celebre Baita Segantini. La presentazione del libro è stata introdotta dal generale Carlo Valentino, che ha conosciuto di persona quest’uomo «che sapeva dialogare con le montagne e con il mondo che aveva intorno: anche da solo aveva un mondo ricco accanto a sé». Paluselli ha invece ricordato il nonno come una persona che «sapeva cercare il lato buono in tutte le persone e ne odiava quello rude». B.D. l’Adige 19.5.2013
Secondo giorno domenica 19 maggio
PREDAZZO – Il maltempo non ha fiaccato lo spirito dei 350 partecipanti al primo «Raduno nazionale di chi ama la Scuola Alpina e Predazzo», che ha raggiunto ieri il clou con la sfilata partita dalla caserma attorno alle 9.30 per raggiungere la piazza centrale. In testa al corteo, guidato dalla Banda Civica Ettore Bernardi, l’organizzatore Giancarlo Adorni ed il sindaco di Predazzo Maria Bosin.
Accanto ai finanzieri anche l’Associazione Predazzani nel Mondo. Al termine della messa, officiata dal cappellano militare don Antonio Atzeni, la toccante cerimonia di consegna alla comunità di Predazzo della statua della Madonna di Loreto, donata dagli orfani dei finanzieri vittime di guerra (il cui collegio ha sede nella città marchigiana), che hanno così ricambiato l’omaggio del gagliardetto del Comune offerto loro molti anni fa. Un gesto molto apprezzato dal sindaco Bosin: «Ringrazio a nome di tutti. Mi spiace che oggi sia assente il parroco don Giorgio Broilo, che apprezzerà molto questo dono e che per coincidenza è proprio a Loreto».
Il vice comandante della Scuola Alpina Fabio Mannucci ha rivolto un saluto molto sentito ai partecipanti al raduno: «Grazie a tutti voi che avete saputo trasmettere a noi, che siamo venuti qualche anno dopo, i sentimenti, e il senso del dovere che ci spronano ad essere buoni servitori dello Stato. La Scuola Alpina sarà per sempre la vostra casa». Dopo la cerimonia il pranzo preparato dal Gruppo alpini di Predazzo e l’intrattenimento del Coro Negritella. B. D.
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Antonio mancosu
10 settembre 2021 at 21:44
Mi farebbe molto piacere , avere notizie per il prossimo ritrovo a Predazzo . Sono del 37mo Marmolada 5 compagnia . 1 corso sperimentale di 6 mesi ,1969/1970