Da Predazzo a Medjugorie in bicicletta

Da il 12 giugno 2013
cartina bici predazzo blog

Predazzo (Trieste)– Medjugorie   19/05/13 – 29/05/13

L’idea è di andare a Medjugorie in bicicletta c’era già lo scorso anno. Abbiamo voluto accostare questa “avventura” a qualcosa di più profondo e così, approfittando del pellegrinaggio organizzato da alcune persone di Predazzo e Castello di Fiemme per accompagnare a Medjugorie ammalati e non, ci siamo iscritti. Il 19 maggio, sei giorni prima della partenza dei pullman del pellegrinaggio, siamo partiti. Accompagnati in auto fino a Belluno, siamo saliti in treno che ci ha portato a Trieste. Montate le bici, verso le ore 13.00 siamo saliti in sella per la prima delle sei tappe.

La meta di ogni giornata non era programmata. I km percorsi giornalmente variavano da 85Km a 130 km e molto è dipeso dalle condizioni meteo che non ci hanno risparmiato né pioggia né vento. L’itinerario percorso di circa 630 Km si è sviluppato quasi interamante lungo la costa (unica variante l’isola di Pag che corre parallela alla costa per circa 50 km). Durante le lunghe ore di pedalata ognuno di noi ha avuto il tempo di immergersi nei propri pensieri/riflessioni/preghiere.

E’ cosi che venerdì 24/05/13 verso mezzogiorno siamo arrivati a Medjugorie, fermandoci nella  chiesa di San Giacomo a ringraziare. Verso sera arrivati anche i due pulmann dei pellegrini, accompagnati da Don Giorgio e Don Valentino, così anche noi ci siamo aggregati al gruppo per il resto del pellegrinaggio, anche per il ritorno.

La fretta nel scrivere l’articolo ci ha fatto dimenticare una cosa importante, i ringraziamenti, lo facciamo ora nelle due righe che seguono sperando che ci possiate perdonare.

Un saluto e un grazie di cuore a tutti i nostri compagni pellegrini e agli organizzatori del pellegrinaggio, ma un grazie speciale a tutti gli ammalati che ci hanno fatto compagnia durante la tutta la permanenza a Medjugorie.

Ciao a presto.

Silvano, Alessandro , Gianfranco.

foto di gruppo a medjugorie 2013 predazzo blog 1024x477 Da Predazzo a Medjugorie in bicicletta

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3 Commenti

  1. Carla bernard

    14 giugno 2013 at 12:13

    Grazie ai nostri ometti per la loro disponibilità e la loro amicizia!
    Carla

  2. MICHELANGELO

    17 giugno 2013 at 18:09

    Approfitto del resoconto scarno ma esauriente della biciclettata, certamente impegnativa viste anche le condizioni atmosferiche, per esprimere qualche opinione personale, sperando che chi di dovere voglia tenerne conto e dare una risposta. (Però segnalo che, leggendo “Predazzo (Trieste)-Medjugorje”, un lettore non della zona o frettoloso potrebbe essere indotto a pensare che Predazzo è dalle parti di Trieste!).
    Anzitutto non si può non ammettere che il fenomeno Medjugorje sta assumendo sempre più le caratteristiche di una nuova Lourdes, anzi, visti gli incessanti e insistenti inviti a prendere parte ai pellegrinaggi organizzati dalle più svariate associazioni (tramite agenzie di viaggio soprattutto private, che comunque fanno il loro lavoro) e il grande battage pubblicitario portato avanti tramite testimonianze dirette o indirette di personaggi più o meno noti o in cerca di notorietà, potrebbe anche succedere che la nuova meta – peraltro non ancora riconosciuta ufficialmente – soppianti le precedenti, che invece hanno avuto dopo pochi anni dalle apparizioni l’approvazione ufficiale della Chiesa. Come si può mettere a confronto i poveri pastorelli di Fatima e la semianalfabeta Bernadette Soubirous di Lourdes con i cosiddetti “veggenti” di Medjugorje, che hanno saputo mettere a buon frutto le “apparizioni”, avvenute nel corso di più di trent’anni e tuttora in vigore accompagnate da regolari messaggi a scadenze mensili (di cui anche PredazzoBlog ci informa regolarmente)?
    Medjugorje è diventata anche una preziosa fonte di ispirazione per chiunque abbia voglia di scrivere libri dal contenuto personale (non occorre fare nomi, perché PredazzoBlog ne ha parlato diffusamente), ben consapevole di suscitare l’interesse di un grande numero di lettori (in Italia non manca questo tipo di lettori, per es. basta rivolgersi agli appassionati di sport raccontando esperienze di qualche grande sportivo in visita a Medjugorje …) e quindi di ricavarne anche un vantaggio concreto.
    Tutto ciò avviene nonostante la Chiesa non si sia ancora pronunciata ufficialmente e in maniera in- equivoca a distanza di più di trent’anni dall’inizio delle apparizioni (di cui ormai si è perso il conto!). Però è permesso e forse auspicabile che ai pellegrini, che si organizzano a livello privato, si affianchino dei preti come accompagnatori/assistenti spirituali per soddisfare le richieste dei partecipanti (confessioni, messe, comunioni, ecc.). Questo fatto, secondo me, può essere interpretato come un indiretto avallo del fenomeno, perché la gente che da loro viene assistita spiritualmente, potrebbe avere la percezione se non la convinzione che tutto di Medjugorje sia autentico e quindi approvato dalla Chiesa. Si dovrebbe evitare questo rischio: per Lourdes, Fatima, Terra Santa e altri luoghi riconosciuti ufficialmente e raccomandati come meta di pellegrinaggio i viaggi sono organizzati per sani e ammalati, ed è prevista la presenza di sacerdoti (anche i parlamentari si fanno accompagnare dal loro “cappellano” in Terra Santa), ma per Medjugorje non dovrebbe essere la stessa cosa proprio perché non è ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa: infatti la speciale commissione presieduta dal Card. Camillo Ruini sta ancora studiando e approfondendo da più di dieci anni il problema delle apparizioni di Medjugorje. Chissà che il nuovo papa trovi il tempo di mettere ordine anche in questo settore, che forse a Medjugorje più che altrove non è certo improntato a caratteristiche di povertà per quanto riguarda i protagonisti in questione (sarebbe giusto che la gente conoscesse questi risvolti): non credo proprio che la Madonna abbia loro ispirato di seguire questa strada!
    Ho letto che questa volta gli accompagnatori sono stati don Giorgio e don Valentino: avrei piacere di poter leggere da parte loro qualcosa al riguardo, che tornasse utile alla gente e aprisse i loro occhi su tutto ciò che di materiale gira intorno a Medjugorje nell’interesse di privati.

  3. Luigi

    13 giugno 2016 at 14:20

    Gesù nel suo cammino sulla terra ha dimostrato ampiamente la verità è il motivo della sua venuta ma nonostante i miracoli visti da migliaia di persone che lo seguivano,oggi come allora c’è chi nega o sospetta e si affida al pregiudizio,piuttosto che che all’esperienza vissuta e spalancata del Cuore dove il Mistero suscita quella letizia impossibile alla nostra capacità di generare.

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