Che il digitale terrestre sbarcherà in Trentino il prossimo 15 febbraio, ce lo stanno dicendo…
Ancora poche settimane e due canali televisivi, RaiDue e Rete4, passeranno sul digitale terrestre. Una rivoluzione che non riguarderà, almeno per ora, tutto il Trentino: dal 15 febbraio la diffusione avverrà infatti a macchia di leopardo in 104 Comuni su 223.
Al momento infatti gli unici aiuti (statali) riguardano gli over 75, mentre la Provincia ha pensato a stanziare 200 mila euro per gli spot pubblicitari di Adriana Volpe. Dalla mezzanotte del 15 febbraio, dunque, RaiDue e Rete4 passeranno al digitale terrestre, ma questo non succederà su tutto il territorio provinciale. Il segnale digitale, per una questione tecnica legata ai ripetitori, verrà trasmesso solo sull’asse dell’Adige in quelle località raggiungibili dalle antenne della Paganella e del monte Finonchio di Rovereto, solo da metà ottobre tutto il Trentino passerà al digitale.
Fino a questa data però si teme che possa regnare il caos, soprattutto in alcune zone. A Mori ad esempio metà paese vedrà ancora i due canali nazionali in analogico e l’altra metà dovrà munirsi invece di decoder. In vendita ci sono due tipi di decoder e vanno da un minimo di 30 euro ad un massimo 170 euro. I “Base” o “Zapper” sono i più economici, ma non sono interattivi e gli “Evolution” (Mph) più costosi e con funzioni multimediali. Proprio per questi ultimi lo Stato ha stanziato 50 euro agli over 75 che hanno un abbonamento Rai (circa 40 mila) per l’acquisto di un apparato di sintonizzazione digitale, anche se nel protocollo d’intesa tra il ministero della Comunicazione e la Provincia di Trento parla di un contributo di 60 euro a persona.
«Il finanziamento avrebbe dovuto essere esteso anche per l’acquisto di un decoder base, così sarebbe stato a costo zero – replica Fabio Lucchi, componente del Corecom – cosa se ne fanno le persone anziane dell’interattività?». «Abbiamo concentrato la campagna pubblicitaria prima di Natale – spiega Giampaolo Pedrotti, coordinatore del progetto – così da suggerire un regalo da mettere sotto l’albero, ma non avevamo fatto i conti con la crisi economica. Se ci accorgeremo che il decoder non è stato ancora acquistato da molte famiglie, allora partiranno delle attività di supporto». Secondo i primi dati del monitoraggio già il 50% dei trentini avrebbe il decoder o una tivù “digitale” in casa. Intanto, la Provincia ha già stanziato 1 milione e 200 mila euro per la campagna di promozione e per il “porta a porta”. Alcuni volontari infatti entreranno nelle case degli anziani per aiutarli.
Per l’acquisto dei decoder o degli apparecchi televisivi predisposti alla ricezione del digitale terrestre (già sul mercato da diverso tempo) è previsto un contributo per gli abbonati Rai ultrasettantacinquenni residenti in Trentino. Chi ha diritto al contributo riceve una lettera informativa dal Ministero dello Sviluppo Economico. Chi non la riceve ma ha i requisiti per avere il contributo può comunque presentarsi direttamente dal rivenditore con un documento di identità e l’abbonamento Rai e fruire di uno sconto di 50 euro sull’acquisto del decoder o della nuova televisione.
Per vedere le trasmissioni in digitale non serve intervenire sull’antenna. Basta appunto avere un televisore di ultima generazione o dotarsi di un decoder. La Provincia di Trento, in collaborazione con ConSolida e Consorzio Lavoro Ambiente, mette a disposizione inoltre un servizio di assistenza personalizzata e a domicilio per l’installazione del decoder del digitale terrestre. Il servizio è gratuito ma è necessario contattare il numero verde 800.961.924. Per informazioni sul digitale terrestre: per gli utenti è attivo il numero verde 800.022.000; per i rivenditori l’840.011.000
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