Si sono svolte ieri 25 maggio 2014 a Predazzo le elezioni per per la nomina degli…
Sono molte le perplessità che animano la popolazione europea in questo periodo: Sebbene non manchino sostenitori dell’UE si respira un prevalente senso di frustrazione: l’Europa non appare più come un centro, ma come una grande periferia del mondo globalizzato. Eppure, sulla scia di papa Francesco, proprio l’essere o il sentirsi periferia può essere un’occasione per recuperare un atteggiamento positivo e darci l’opportunità di un cambiamento.
L’Europa unita dopo la Seconda Guerra Mondiale è nata perché si cominciò a dare spazio alla possibilità di percepire l’altro, nella sua diversità, come una risorsa, un bene. Fu proprio questa visione che permise di gettare le basi per un periodo di pace senza precedenti nel vecchio continente. Così come dopo la caduta del Muro di Berlino è stato possibile il superamento pacifico della divisione dell’Europa in due blocchi, anche grazie alla spinta ideale che si era mossa contro un regime di menzogna.
Václav Havel, primo presidente cecoslovacco dopo il 1989, aveva sostenuto che la fine dell’Unione Sovietica non sarebbe arrivata da una rivoluzione violenta né da un semplice cambiamento nella tipologia di governo, ma dal singolo impegnato nella ricerca della verità. Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo.
E’ necessario riportare ad un’autentica idea di Europa, lontana dai concetti di tecnocrazia, relativismo e speculazione finanziaria a cui spesso oggi la ricolleghiamo. Soprattutto, vuole richiamare al fatto che la via d’uscita è proprio ripartire da quella posizione di apertura verso l’altro e di ricerca della verità che ha generato il continente. In tal prospettiva, è determinante la persona, concetto attorno al quale la cultura europea si è formata, e da cui è necessario ripartire per “rifare” l’Europa.
Il recupero di una coscienza adeguata dell’umano di ciò che è essenziale alla realizzazione dei singoli e dei popoli, può avvenire in luoghi che risveglino l’io di ciascuno, lo educhino a un rapporto adeguato con la realtà (qualunque essa sia), gli facciano esistenzialmente percepire la centralità, unicità, sacralità di ogni persona.
Non è aspettando che le istituzioni risolvano la situazione dall’alto che cambierà qualcosa, ma costruendo un popolo dove ciascuno senta che può dare un contributo unico e originale per il bene comune. In questo quadro, è importante l’apporto che la fede cristiana può dare ad allargare la ragione e come educazione a guardare la realtà in tutti i suoi fattori e quindi a recuperare quell’impeto ideale originario che si è offuscato nel tempo.
Le elezioni europee del 25 maggio può dunque essere una preziosa occasione per riscoprire e riflettere sui valori che un tempo videro nascere l’Europa unita, e che, se non sarà sorda a tale richiamo, potrà ancora rinascere con il contributo di tutti.
se desideri informarti ancora: guarda i dibattiti tra i candidati a presidente della Commissione europea http://www.mppu.org/it/archivio/notizie/13-banner/308-elezioni-europee-informarsi-per-scegliere.html
25 maggio dalle ore 7 alle 23
porta documento e tessera elettorale
se smarrita puoi richiederne una provvisoria presso l’ufficio elettorale del comune (che è aperto anche la domenica del voto)
circoscrizioni (seggi) entra nel sito della tua circoscrizione e con un clik su ^ a destra apri la lista dei candidati
Nord-Est (14) http://www.corriere.it/politica/speciali/2014/elezioni-europee/europee/italia_NE.shtml
Manifesto elezioni europee 2014 Veneto Trentino Alto Adige Friuli pdf
un segno sulla lista che intendi votare
puoi dare, inoltre, se desideri, da una a tre preferenze
non possono essere dello stesso sesso, pena l’annullamento della terza preferenza
scrivere il cognome (e, se vi è dubbio, il nome) dei candidati prescelti negli spazi accanto al simbolo
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