Il 15 settembre 2013 a Predazzo (Trento) - Settembre è il mese in cui a Predazzo…
Un grande grazie al nostro reporter per le splendide foto della Desmontegada 2010: Giampaolo Piazzi Elvis
PREDAZZO – È tornato il bel tempo, dopo la pioggia battente di sabato che ha determinato una parziale modifica dei programmi della vigilia. Ieri invece, sole, temperatura gradevolissima e grande spettacolo a Predazzo per la sedicesima edizione della Desmontegada delle mucche, rientrate dall’alpeggio estivo sulle diverse malghe di montagna circostanti. Una sfilata di straordinaria intensità, salutata da due ali di folla (qualche migliaio di persone, residenti, valligiani e molti ospiti venuti appositamente a Predazzo per questa occasione), che hanno invaso il paese. Il sole ed il caldo di queste giornate settembrine hanno fatto da contorno alla festa, con il lungo corteo delle mucche di ritorno dai pascoli in quota a fare passerella lungo le vie della borgata, precedute dalle note della banda civica «Ettore Bernardi», che poi è stata protagonista di un applaudito concertino in piazza SS. Apostoli. Mucche, cavalli, carri della tradizione, figuranti in costume, attrezzature del passato, costumi tipici tradizionali, cavalli, giovani e meno giovani a raccontare dal vivo una storia che in gran parte non c’è più, musiche tipiche, fisarmoniche e canzoni d’altri tempi, per finire con un gruppo di caprette che hanno fatto ricordare i tempi in cui il paese era soprattutto caratterizzato dalla presenza, fondamentale, di questi animali. Uno spaccato di storia antica. Un modo spettacolare e partecipato di rivivere sensazioni ed emozioni ormai dimenticate. Il tutto in un clima di festa e di folklore che non può far dimenticare, come ha ricordato l’assessore all’agricoltura, foreste ed ambiente Roberto Dezulian , una categoria, quella degli agricoltori e degli allevatori, che comunque, al di là del folklore, è da sempre in prima linea per un impegno sostanziale di salvaguardia dell’ambiente e di conservazione del patrimonio.
Tre giri in paese, tra due ali di folla, e quindi il trasferimento al tendone comunale delle feste, in località «Baldiss», sulla strada che porta a Bellamonte, dove è seguito il pranzo, curato dagli alpini. Poi un momento ufficiale di ringraziamento e la consegna, da parte del sindaco Maria Bosin e dell’assessore Dezulian, di alcuni meritati riconoscimenti alle ancora fortunatamente numerose aziende zootecniche che operano nella borgata. La bella giornata ha fatto seguito ad un sabato piovoso e tipicamente autunnale, che ha costretto gli organizzatori a variare i programmi della vigilia. Il laboratorio didattico per i bambini, con i piccoli casari impegnati ad imparare come trasformare il formaggio, ha dovuto essere ospitato presso la sala didattica del Museo di Geologia, così come la degustazione guidata di formaggi trentini, condotta da Giampaolo Gaiarin , presidente Onaf del Trentino Alto Adige. Purtroppo annullata invece la manifestazione «I segreti del casaro»,con dimostrazione dal vivo della lavorazione del formaggio, in compagnia del maestro casaro Bepi Bordiga . Davvero un peccato. Unanimi i consensi per la manifestazione di ieri, accompagnata in piazza da stand espositivi di prodotti locali e trentini . L’arrivederci è alla edizione 2011, per la quale sono già allo studio importanti novità.
MARIO FELICETTI
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