Proiezione al cinema di Tesero martedì 20 dicembre ad ore 21.00. Il piano giovani di…
Cinquanta ore di lezioni teoriche e pratiche per diventare maestro di mountain bike di primo livello: il progetto coinvolge 20 giovani della valle di Fiemme che il 4 agosto cominceranno il percorso che li porterà ad ottenere il brevetto della Federazione ciclistica italiana. Il corso rientra nei progetti approvati per il 2014 all’interno del Piano Giovani di Zona della Valle: fortemente voluto dall’insegnante di Predazzo Massimiliano Sorci, il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare nuove figure professionali, valorizzando il territorio dal punto di vista turistico, sportivo e morfologico.
Il brevetto costituirà, infatti, per i giovani partecipanti (dai 15 ai 29 anni) una carta in più da spendere nel momento dell’entrata nel mercato del lavoro: oltre alla collaborazione con le società sportive come tecnici, il titolo di maestro di mountain bike sarà utile per favorire nuove forme di imprenditorialità legate al mondo turistico, come accompagnatori o animatori territoriali. In altre parole, questo corso può aiutare a trasformare la passione per la bicicletta in una vera e propria attività lavorativa.
Il progetto, finanziato dalla Provincia, dalla Comunità di Valle, dal Bim e dalle Casse Rurali di Fiemme, è stato presentato ieri nell’aula magna del Comune di Predazzo (ente promotore). Presenti l’assessore della Comunità di Valle, Silvano Longo, il sindaco di Predazzo, Maria Bosin, il consigliere comunale con delega alle politiche giovanili, Giovanni Aderenti, il presidente del Comitato Ciclistico Trentino, Dario Broccardo, e il consigliere federale, Renato Redmuller. Generalmente i corsi per ottenere il brevetto sono aperti soltanto ai maggiorenni, ma il progetto del Piano Giovani di Zona ha convinto la Federazione, che ha pertanto concesso una deroga.
Al termine delle lezioni (con docenti del calibro di Massimo Debertolis, ex campione mondiale marathon), i ragazzi parteciperanno a uno stage in collaborazione con l’associazione sportiva Litegosa di Panchià (che ha messo a disposizione gli impianti della scuola di mountain bike per la parte pratica), per poi concludere il percorso con l’esame che darà loro l’accesso al brevetto. In una Valle che sempre più sta scommettendo sul cicloturismo, spetterà, poi, a loro decidere come farlo fruttare.
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