Passano gli anni, ma non è possibile dimenticare la tragedia della Shoah. Per non tacitare…
In occasione della Giornata della Memoria che si celebra oggi 27 gennaio, segnaliamo Max e Hélène un film per la tv in onda su Rai Uno ad ore 21.15.
Il film girato in Alto Adige, vede ancora una volta sul set l’attore trentino Franco Moscon, amico di PredazzoBlog, che ringraziamo per le immagini presenti in questo articolo. (Clicca qui per rivedere la prima puntata trasmessa ieri sera)
Il film, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Simon Wiesenthal, racconta la storia realmente accaduta di un grande amore: quello tra Max, un promettente studente ebreo, ed Hélène, la giovane figlia di un convinto antisemita. Ma il film tv, prodotto per RaiFiction dalla 11 Marzo Film di Matteo Levi, è anche la storia di una caccia serrata ad un sadico criminale nazista.Protagonisti principali Alessandro Averone nei panni di Max Sereni e Carolina Crescentini in quelli di Hélène Blondel. Nel cast figurano inoltre Ennio Fantastichini nel ruolo di Simon Wiesenthal e Luigi Diberti nella parte di Padre Anatol. Dietro la macchina da presa Giacomo Battiato, che ha presentato il tv movie come una grande metafora.
“La vicenda è una potente metafora morale in cui si confrontano e si scontrano il desiderio della vendetta e la ricerca della giustizia. Lo spirito con cui ho affrontato questo progetto non è stato quello di realizzare un nuovo film storico sul nazismo e i suoi crimini ma quello di proporre un racconto sconvolgente su una scelta etica che tutti i protagonisti sono costretti a fare. Sono i protagonisti, i loro volti, i momenti “estremi” della loro vita estrema a incarnare il senso del film, a farci vivere l’incubo doloroso delle loro vite fino alla scelta finale.”
Il film tv, girato in lingua inglese e con un cast internazionale – che vede tra gli altri i tedeschi Ken Duken e Hanno Koffler, e la polacca Magda Cielecka – è per Battiato un documento, che si augura possa servire ai giovani per non dimenticare e allo stesso tempo riflettere sul male che, anche se sotto forme e ideologie diverse, continua a rappresentare ancora oggi una minaccia.
“Ho cercato di realizzare questo film con la secchezza e la severità aspra di un documento, rivivendo e cercando di comunicare il dolore e la verità dell’amore e del bene così come l’orrore del male. Perché le giovani generazioni non dimentichino e possano riflettere su come riconoscere e rifiutare quel male che seguita a riproporsi, sotto cieli diversi e diverse ideologie, e a minacciare il diritto degli uomini alla vita e alla felicità.”
Max e Hélène – Trama
Venezia 1944. Max Sereni è uno studente di medicina ebreo, la sua famiglia è stata deportata, lui vive nascosto in una soffitta. Non vuole scappare perché a Venezia vive Hélène, la ragazza che lui ama, figlia del console onorario francese, un fascista antisemita. Max viene però catturato.
Hélène fa allora un gesto d’amore estremo: decide di seguire Max. Facendosi passare per ebrea, si fa deportare con lui. Si sposano sul treno dei deportati e mentre il convoglio attraversa la Polonia, riescono a fuggire. Li intercetta un’unità nazista e Max viene gettato tra le persone da fucilare. Hélène non è ebrea e viene risparmiata. L’ufficiale dell’unità, Thomas Köller, la costringe ad assistere al massacro. Max, nel mucchio dei cadaveri nella fossa, è ferito ma sopravvive. Hélène diventa invece l’oggetto di torture e abusi da parte di Köller che si lega a lei in maniera ossessiva.
Sono passati quindici anni. Max, che si era unito alla resistenza polacca e che alla fine della guerra era finito in un gulag sovietico, ricompare in Polonia alla ricerca di Hélène. È l’amore per la sua donna che l’ha tenuto in vita. Viene però a sapere che lei è morta, uccisa da Köller. Lo scopo della vita di Max diventa quello di trovare Köller e vendicarla. Lui però sembra essere sparito nel nulla. Max assume una falsa identità, si finge ex ufficiale delle SS e s’infiltra nei circoli neonazisti austriaci. Sa che c’è una persona che può condurlo alla meta: si chiama Hans Berk ed era un sottufficiale molto vicino a Köller.
Max lo trova a Vienna e conquista la sua fiducia. Durante questa caccia, s’incrociano i destini di Max e di Simon Wiesenthal, anche lui alla ricerca dello stesso criminale. Ma è subito scontro tra i due: cercano la medesima persona, ma non per le stesse ragioni. Wiesenthal vuole giustizia, Max vendetta. Max riesce infine a scovare Köller, che nel frattempo ha cambiato nome e identità e si è rifatto una vita. Mentre Max si prepara a ucciderlo, Wiesenthal fa una scoperta sconvolgente.
Stasera la seconda ed ultima puntata (Clicca qui per rivedere la prima puntata trasmessa ieri sera)
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