La Chiesa di Predazzo nel tour virtuale 360° di Google Maps

Da il 17 marzo 2015
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Visita la chiesa Parrocchiale ss.Filippo e Giacomo di Predazzo nel tour virtuale a 360° disponibile per tutti su Google Maps.

Lo scorso autunno abbiamo realizzato il Tour Virtuale della Chiesa di Predazzo con 19 punti focali e con la possibilità di spostarsi da un posto all’altro per vedere la nostra grande chiesa da diverse angolazioni dalle navate al presbiterio, dalla vecchia cantoria fino su nel campanile..

Un lavoro paziente e particolare che ha comportato l’assemblaggio di oltre 400 immagini in alta qualità per ottenere il giusto livello di luci e di ombre. Il tour virtuale è stato approvato da Google Maps ed è disponibile on line sulla mappa di Predazzo, dove, fino ad oggi è già stato visitato più di 24.000 volte.   

Storia della Chiesa di Predazzo

Già agli inizi dell’Ottocento la vecchia chiesa, oggi compresa nel perimetro del Municipio, era troppo piccola di fronte al forte aumento della popolazione. Fu quindi decisa, vicina ad essa, una nuova costruzione. Il progetto fu affidato all’ing. Michele Mayer che lo studiò in stile neogotico, prevedendo l’utilizzo della pietra locale. Nell’edificazione tra il 1866 e il 1870 di fondamentale importanza risultò il contributo di molti esperti muratori di Predazzo.

L’edificio, tra i più riusciti in questo stile di tutta la regione, è lungo 54 m e largo 24;

l’altezza della navata centrale è di 16 metri, il doppio di quelle laterali. Il campanile si slancia con la sua croce oltre i 53 m. Le colonne monolitiche dell’interno furono ricavate da un unico blocco di monzonite, isolato a ovest del paese presso l’Avisio. La pala dell’altare maggiore con Gesù Maestro e i santi Filippo e Giacomo porta la firma “Nobili – Roma -1870”; sono invece di Ugo Guardabassi, anch’egli romano, le pale degli altari della Madonna e di sant’Antonio abate. La decorazione pittorica del presbiterio risale al 1911-12 per mano di Eugenio Cisterna, pure di Roma. Ai lati degli altari minori di sant’Elena e san Giuseppe il pittore predazzano Camillo Bernardi dipinse gli affreschi di quattro santi (1936-37): san Pietro, sant’Antonio da Padova, san Giovanni Bosco e santa Teresa del Bambin Gesù. La Via Crucis è opera di G. B. Chiocchetti di Moena (1873).

I recenti lavori di restauro, con la sostituzione del pavimento (inizialmente in formelle di battuto), la tinteggiatura delle pareti e la pulizia delle decorazioni, nonché il ripristino generale di tutto l’esterno, hanno ridato decoro, luminosità e armonia all’edificio, che si presenta monumentale e accogliente.

atrio  (puoi ingrandire a tutto schermo, spostarti con le frecce e avvicinare con la rotella del mouse)

vecchia cantoria


campane piccole campanile

Abside

Navata centrale

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