Ecco le prime 250 foto della Desmontegada 2013 che si è svolta stamattina a Predazzo…
PREDAZZO – Il rapporto tra la comunità di Predazzo e la Scuola alpina della Guardia di finanza si è arricchito ieri di un nuovo motivo di interesse: l’inaugurazione ufficiale del «monumento al finanziere», voluto dal Comune per sancire un’intesa tra le due istituzioni che vige ormai da 90 anni.
Era il 15 novembre 1920 quando a Predazzo arrivarono i primi 500 finanzieri. Sono più di 60.000 gli allievi che qui hanno avuto modo di crescere. Erano in molti ieri a festeggiare la ricorrenza: amministratori pubblici, autorità militari e religiose che, dopo la messa celebrata nella chiesa arcipretale, in piazza hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione del monumento: un’opera frutto del talento artistico di un finaziere, Lorenzo Pojer .
«Una comunità intera – ha ricordato il senatore Giacomo Santini , che è anche vicepresidente del gruppo parlamentare degli Amici della Montagna – con un’iniziativa spontanea, intende esprimere sentimenti di stima, di affetto e di gratitudine verso i finanzieri che, negli ultimi 90 anni, si sono succeduti nelle file della Scuola Alpina.
Se la Guardia di finanza deve dire grazie a Predazzo per aver ospitato questa Scuola, la comunità di tutta la valle deve essere grata alla Guardia di finanza per aver localizzato proprio qui questa struttura, nel cuore della vallata, con tutte le possibili espressioni tecniche e sportive che rispondono pienamente alle esigenze di mettere al servizio della Scuola condizioni ambientali e strategiche ideali per la formazione psico-fisica dei futuri finanzieri di montagna. Il suo ruolo si è arricchito di valenze nuove, unendo al controllo della legalità amministrativa ed alla repressione delle trasgressioni il rispetto dei trattati euriopei e delle nuove regole di convivenza che essi definiscono». «Qui – ha aggiunto il governatore Lorenzo Dellai – si forma la coscienza umana e professionale di tantissimi finanzieri».
Dopo la benedizione del monumento, da parte di don Arnaldo Rizzoli , già cappellano militare presso la Scuola alpina, l’intervento del sindaco Maria Bosin , impregnato di grande umanità e di una commozione trattenuta a stento. «Ogni anno – ha detto tra l’altro il sindaco – dal 1920, centinaia di uomini, diversi per provenienza e cultura, hanno intrecciato il loro vissuto con quello della nostra gente. Un’apertura ed un arricchimento molto rari per un piccolo paese di montagna, in un contesto sociale che ha fatto sentire i finanzieri come a casa loro, tanto che molti hanno deciso di formare a Predazzo la loro famiglia. L’artista Pojer ha saputo interpretare perfettamente il finanziere, al quale la comunità di Predazzo dedica questo monumento». Parole di gratitudine sono state infine espresse dal comandante generale della Guardia di finanza Nino Di Paolo , che ha ricordato il suo arrivo a Predazzo nel 1960 (allora era sottotenente) e il valore «di una scuola che continuerà ad onorare anche in futuro questo luogo».
La festa è proseguita presso l’auditorium della Casa della Gioventù, dove è stato presentato il nuovo libro sui 90 anni della Scuola alpina, curato dal generale Carlo Valentino , che ne è stato il comandante per dieci anni e che meglio di qualsiasi altro ha saputo raccontarne l’evoluzione dal 1920 ad oggi. In teatro, sono intervenuti anche il past president del Cai Annibale Salsa , oltre a Franco Nones e Gustav Thoeni , straordinari campioni dello sci nordico ed alpino, e a Silvio «Gnaro» Mondinelli, uno dei più grandi alpinisti della storia mondiale.
MARIO FELICETTI
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