Fiemme Fassa e Cembra scrivono al Presidente della Provincia Ugo Rossi

Da il 29 novembre 2015
manifestazione ospedale fiemme 27.11.05 cavalese52

PRESIDENTE DELLA PROVINCIA UGO ROSSI,

come probabilmente ha saputo venerdì 27 novembre ad ore 18 “MANIFESTIAMOCI PACIFICAMENTE” ha raccolto più di 1300 persone.

L’evento è stato coperto in diretta da RAI 3, da RTTR e dalla TV LADINA oltre che dai quotidiani locali e blog con ampio seguito popolare.

Come le avranno riferito, alla luce del decreto richiesto a Roma, dell’ancora recente nomina dell’Assessore Luca Zeni e della vicinanza di alcuni esponenti politici del Consiglio Provinciale, abbiamo sostanzialmente RINNOVATO LA FIDUCIA ALLA GIUNTA PROVINCIALE chiedendo però un URGENTE CAMBIO DI PASSO. 

LA SITUAZIONE È OGGETTIVAMENTE CRITICA e, con l’arrivo della neve e LA CONTEMPORANEA PRESENZA degli abitanti e di 100.000 TURISTI attesi nella Valli di Fiemme e Fassa, sarà, a breve termine, FUORI CONTROLLO.

A causa delle 11 ore di riposo per i medici imposte dall’Europa (come previsto da un anno) e AFFRONTATE CON RITARDO anche dalla Provincia di Trento si è arrivati al “part time” degli orari d’apertura che, al di là delle varie interpretazioni e dei cavilli tecnici ha generato, dalle 18 alle 8 in settimana e nel weekend, quanto segue :

- a Cavalese è attivo un poliambulatorio e non un ospedale, 

- a Cavalese è attivo un punto di primo intervento e non un pronto soccorso,

- è stata annullata l’accoglienza di una ventina di partorienti provenienti da fuori Valle e diverse mamme di Fiemme e Fassa non potranno astenersi dal partorire di notte e nel weekend con conseguente TRASFERIMENTO A TRENTO O ROVERETO IN PERIODO INVERNALE.

Le ragioni di tutto ciò sono note, SI TRATTA DI UNA NON-SCELTA POLITICA CHE SI TRASCINA DA ANNI e che le è stata più volte evidenziata.

Per questo motivo NON POSSIAMO GIUSTIFICARE LA SITUAZIONE e ancor meno la paventata attesa di 2/4/6 mesi per un’eventuale ritorno alla normalità. Per normalità intendiamo un Pronto Soccorso e un Punto Nascita potenziati e sicuri com’erano prima dell’opera di smantellamento dell’ultimo biennio di gestione Borgonovo/Flor.

Non ci permettiamo di darle consigli sul come agire, ma venerdì, durante la Manifestazione, abbiamo evocato l’atteggiamento dei PADRI FONDATORI dell’Autonomia, della Cooperazione, della Magnifica Comunità che “COSTRUIVANO I PONTI MENTRE LI PERCORREVANO”.

Vorremmo che lei riuscisse ad ispirarsi a loro, rompendo il logorante ritmo politico che si è creato con un GUIZZO RISOLUTORE che, per gli ignoranti in materia come noi, permetterebbe di credere nuovamente nel progetto di un nuovo ospedale e ci farà capire che, politicamente È RIUSCITO DOVE GLI ALTRI HANNO SEMPRE FALLITO semplicemente perchè non hanno mai osato togliersi il vestito del giurista per indossare quello del politico talmente vicino alla gente da capire la vera differenza fra le legittime necessità dei cittadini e dei valligiani.

NESSUN DIRIGENTE DELL’AZIENDA SANITARIA GLIELO DIRÀ, MA :

- Le ostetriche e il personale del “Pronto Soccorso” di Cavalese la notte e nel weekend hanno paura di non poter gestire l’urgenza,

- Le ostetriche e il personale del Santa Chiara hanno paura dell’errore umano per i ritmi elevatissimi.

- La gente, conoscendo la situazione, è spaventata dagli episodi di malasanità già avvenuti e dal “FORSE arriverà l’elicottero, FORSE arriveremo in tempo prima che sia troppo tardi, FORSE ci accoglieranno” che precede ogni ricovero anche quando è causato da un lieto evento.

- Alcuni medici ANCORA FEDELI AL LORO GIURAMENTO DI IPPOCRATE e meno preoccupati dalla carriera o dalle loro responsabilità giuridiche chiedono alla politica di riprendere il controllo dell’evoluzione del piano sanitario e, pur rispettando il loro anonimato, non possiamo far finta di non averli sentiti solo perchè, per paura delle ripercussioni interne all’Azienda Sanitaria, non possono esprimersi apertamente…

A questo proposito le confermo che, PENA GRAVI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI, il personale dell’Ospedale di Cavalese NON ha potuto esprimersi venerdì sera durante la manifestazione così come, da anni, non ha mai potuto esprimersi, anche in positivo, in pubblico e sui giornali (forse è previsto nel contratto, ma in altri paesi riuscire a far tacere i professionisti e i sindacati che dovrebbero tutelarli ha un nome…)

LE CHIEDIAMO, 

in collaborazione con l’Assessore Luca Zeni, gli Assessori e i Consiglieri Provinciali

di toglierci questo “FORSE”, 
di azzerare questa “PAURA” 

RIAPRENDO, in tempi brevissimi IL PRONTO SOCCORSO E IL PUNTO NASCITA 7 GIORNI SU 7, SENZA ALCUNA LIMITAZIONE NEGLI ORARI e assegnando il personale adeguato alla sicurezza necessaria, 

AVETE IL POTERE E L’AUTONOMIA PER FARLO, SE NON LO FATE VI RIMANE SOLO IL POTERE.

Il direttivo di “Parto per Fiemme”
e MIGLIAIA di VALLIGIANI di FIEMME, FASSA e CEMBRA.

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avvento e natale 2015 in valle di fiemme Fiemme Fassa e Cembra scrivono al Presidente della Provincia Ugo Rossi

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