I Campionati Mondiali di Sci Nordico Fiemme 2013 sono terminati con grande soddisfazione di tutti.…
Il Sole ha un ciclo durante il quale la sua attività passa da un massimo a un minimo; l’intervallo di tempo tra due massimi è di circa 11 anni.
Durante il minimo l’aspetto del Sole si prenta “pulito”, senza le celebri macchie solari, regioni della superficie più fredde della media (“fredde” si fa per dire: la superficie del Sole ha una temperature di circa 6000 °C, nelle macchie si scende a 5000 °C); viceversa a cavallo del massimo sono numerosissime le macchie, talvolta osservabili persino ad occhio nudo proteggendo obbligatoriamente la vista con appositi ma economici filtri molto scuri per non danneggiare irreversibilmente la retina. Evitare il fai-da-te!
Attualmente la nostra stella sta risalendo verso un massimo caratterizzato da una presenza di macchie insolitamente scarsa rispetto
i cicli precedenti; la crescita della sua attività è però segnalata dalle “tempeste solari”, colossali eruzioni di gas elettricamente carico
che si innalzano dalla superficie solare per poi incurvarsi, piegate da fortissimi campi magnetici; a volte le esplosioni sono così potenti da riuscire a raggiungere la Terra, innescando il fenomeno delle aurore polari e mandando -in alcuni casi- in avaria i satelliti artificiali. Le eruzioni non sono osservabili facilmente come le macchie solari: bisogna utilizzare telescopi muniti di filtri speciali in grado di far giungere all’occhio soltanto alcune precise lunghezze d’onda, la cosiddetta luce /H-alfa /dell’idrogeno, quest’ultimo essendo il principale costituente del Sole.
Nei giorni scorsi lo scrivente ha fotografato una di queste esplosioni solari, la più spettacolare tra quelle personalmente osservate; nell’immagine ho inserito anche la sagoma della Terra (“/Earth size/”) per dare l’idea della potenza del fenomeno.
Marco Vedovato, Gruppo Astrofili Fiemme
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