VAL DI FIEMME - Nella giornata di ieri presso tutti i supermercati della Valle si sono raccolti generi alimentari e…
UNA VALLE CHE CAMBIA: I NUMERI DELLA POPOLAZIONE DI FIEMME
Le politiche per la famiglia e la natalità non possono non tener conto del contesto demografico: ecco perché il Programma di lavoro 2016 del Distretto Famiglia di Fiemme, presentato pochi giorni fa, parte da un’analisi dei dati relativi alla popolazione della valle.
Dati che fotografano un territorio in cambiamento: aumentano i residenti, ma anche l’età media della popolazione, mentre diminuisce il numero medio di figli per donna. “I dati sono uno strumento importantissimo su cui costruire politiche che rispondano realmente ai bisogni del territorio”, sottolinea Michele Malfer, vicepresidente della Comunità Territoriale della Valle di Fiemme. “Stiamo cercando di creare, una banca dati aggiornata con i numeri relativi alla popolazione residente (gli uffici anagrafe ci hanno fornito i dati sulle nascite), agli stranieri, al mercato del lavoro, agli utenti dei servizi sociali. Su questi dati costruiremo delle politiche integrate volte al benessere della comunità”.
Di seguito alcuni dati analizzati per l’elaborazione della programmazione annuale del Distretto Famiglia di Fiemme.
In provincia di Trento la popolazione dal 1973 al 2014 è aumentata del 23,9%. Anche in Val di Fiemme c’è stato un incremento dei residenti (da 17.502 a 20.044 unità), ma in percentuale notevolmente inferiore (+14,4%) rispetto a quello provinciale. Un aumento che comunque rassicura, almeno in parte, rispetto ai timori di un abbandono delle periferie a vantaggio dei centri urbani. Entrando nel dettaglio, si nota che l’età media in Fiemme si è sensibilmente alzata negli anni, passando dai 38 anni del 1986 ai 43 anni del 2014, in linea con i dati provinciali.
Fa riflettere il tasso naturale della popolazione, ovvero la differenza fra nati e morti rapportati alla popolazione residente (‰): mentre per la provincia di Trento al 1° gennaio 2015 era pari a +0,2, in Val di Fiemme il valore è negativo, -1,3. All’interno del territorio si possono osservare delle differenze notevoli: a Carano e Panchià si registra un tasso naturale della popolazione positivo (+3,7), mentre a Capriana il dato è decisamente negativo (-16,8). In generale, il trend della Val di Fiemme è molto altalenante rispetto a quello provinciale.
Preoccupano i dati relativi al numero medio di figli per donna, che decresce gradatamente, in questi ultimi 5 anni, in Italia, nel Nord -Est e nella provincia di Trento. In controtendenza rispetto ai dati precedenti, la regione Trentino Alto Adige, che grazie al trend positivo della provincia di Bolzano (1,7 figli per donna) si posiziona sopra la media nazionale e del Nord-Est (1,64 figli per donna). Confrontando i valori del tasso di natalità della Val di Fiemme con quelli della provincia di Trento, si nota che in entrambi i territori l’andamento è altalenante ma, negli ultimi 5 anni, tende a decrescere.
Fa riflettere il fatto che la Val di Fiemme, nel periodo che va dal 1988 al 2000, presenta un tasso di natalità più elevato rispetto alla provincia, per poi decrescere mantenendo valori sempre al di sotto di quelli provinciali negli ultimi anni.
È Varena il Comune che nel 2014 ha registrato il tasso di natalità più elevato (13,99‰), mentre quello più basso si è avuto nel Comune di Valfloriana (3,88‰).
Monica Gabrielli
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