di Pino Dellasega - Fra cielo e terra è quello straordinario ponte, quel sottile passaggio…
Di Pino Dellasega – Che cosa starà facendo il Gesù pensante in questi ultimi giorni dell’anno starete pensando. Facile risposta. Lui pensa, immerso nel candido mantello bianco, coccolato dall’aquila e dalle pernici bianche, Lui pensa e mette in atto le sue strategie per il prossimo anno, il 2011.
Di cose da pensare sicuramente ne ha tante, importanti e meno, ma comunque tutte rivolte a portare sempre più persone da Lui. Il Cristo pensante è un catalizzatore che giorno dopo giorno sta tessendo la sua grande tela, sta crescendo a dismisura in pochissimo tempo, basta pensare alle decine di migliaia di persone che solo nell’ultima estate sono salite a trovarlo. Curiosità o voglia di vederlo ma comunque in migliaia hanno dovuto camminare sino lassù per trovarlo, per molti è stata un’impresa non indifferente come i non vedenti che però una volta lassù hanno potuto ammirare tutto il panorama con gli occhi delle persone al loro fianco che sapientemente e con emozione hanno saputo raccontare il paesaggio. Per non parlare delle migliaia di ragazzini, che, in gita scolastica o con gruppi giovani, di catechesi hanno provato questa bellissima esperienza di camminare e dialogare a contatto con la natura, che sul Castellazzo trova una delle realizzazioni migliori.
Per il Cristo pensante e per me che mi sono esposto in prima persona è stato un anno di grandi soddisfazioni ma anche di momenti tristi, momenti che fanno pensare se alle volte vale la pena di buttarsi a testa bassa per portare avanti il discorso di un Cristo universale, un Cristo che non è solo della chiesa, anzi, di un Cristo che è prima di tutto tornato uomo e dopo esser sceso dalla croce è tornato a pensare sulla devastante realtà del nostro mondo. Se l’albero si riconosce dai frutti posso affermare che il Cristo pensante è un ottimo albero, che ha ridato speranza e voglia di andare avanti a tante persone. Per salire al Cristo pensante non si paga nessun biglietto, è questo il motivo per cui lo ho voluto sistemare su quella montagna, si può salire quando si vuole e a che ora si vuole e soprattutto con lo spirito che si vuole.
Alla fine di questo anno mi tornano in mente le parole di Monsignor Bepi Grosselli scritte in un articolo di un quotidiano trentino dove il teologo di Trento pone dei punti di domanda a favore del Cristo pensante e del sottoscritto, ribadendo che anche nei piani alti della Curia Trentina questo Cristo pensante fa tanto discutere addirittura scindendo in due correnti diversi sacerdoti, quelli a favore e quelli non, ma che comunque anche quest’ultimi sono saliti di nascosto a vederlo. E a quel punto monsignor Grosselli fa una domanda che mi ha riempito il cuore e citando Camaliele dice: “E se Dio stesse dalla loro parte?”. Certo, io sono sicuro che Dio sta con noi perchè altrimenti non avrebbe senso tutto questo, non avrebbe senso che lo avessi ideato in quel posto meraviglioso e non avrebbe senso che decine di migliaia di persone fossero andate lassù. Giorno dopo giorno mi accorgo che tutto sta crescendo a dismisura, che Lui si sta portando le persone che gli servono per chissà quale progetto che comunque un po alla volta si incomincia ad intravvedere. A noi poveri uomini non ci resta che aspettare e vedere, ma nel frattempo gioire per le tante belle persone che sono andate a trovarlo sul Castellazzo e si sono portate a casa non solo il ricordo di una bella gita in montagna, ma una nuova filosofia di pensare, che val oltre alle piccolezze quotidiane, che entra nel profondo dei nostri IO e incomincia a scavare, a far pensare su come affrontare il futuro per essere migliori.
Il 2011 per il Cristo pensante sarà l’anno dedicato alla gioventù, con la voglia di far camminare questi nostri giovani insegnando loro che la vita non è fatta solo di discoteche e computer, ma che i suoi valori sono ben altri, molto più semplici ma ben più grandi, la natura è la più grande metafora della vita, bisogna solo saperla leggere e per questo che chiedo ai tanti accompagnatori che porteranno questi ragazzi al Cristo pensante di far si che la salita sia un racconto della vita, della storia e della natura.
Cari amici del Cristo pensante, vi auguro che il 2011 sia un grande anno per tutti voi, un anno che possa portarvi tante belle soddisfazioni a voi e alle vostre famiglie e mi auguro di potervi incontrare di nuovo lungo quel sentiero dipinto di rododendri e di stelle alpine che porta sempre da Lui, il CRISTO PENSANTE.
(Pino Dellasega)
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