Predazzo avvisi della Parrocchia dal 6-13 ottobre - Durante il mese di ottobre il S. Rosario…
Riprende la preghiera mensile decanale per la famiglia martedì ad ore 20.45 all’oratorio di Ziano; all’albo e in fondo alla chiesa trovate ulteriori dettagli.
Anche quest’anno la nostra parrocchia aderisce all’iniziativa della Caritas decanale con una raccolta di indumenti usati naturalmente in buono stato e puliti; gli indumenti vanno inseriti negli appositi sacchetti che trovate in fondo alla chiesa o presso la Famiglia Cooperativa e portati in canonica (sul retro in via Sottsass) sabato prossimo 22 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 17.00; i dettagli sono esposti all’albo esterno o sui volantini distribuiti alle famiglie
Domenica prossima è la giornata missionaria mondiale; in tale occasione siamo chiamati in modo particolare alla comunione nella forza della preghiera e alla condivisione della nostra “carità”.
Sempre domenica prossima avremo la grazia di poter accogliere le Reliquie di Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo, proprio Lei – patrona delle Missioni.
Le reliquie di Santa Teresina saranno accolte al mattino alle 10 a Panchià e poi alla sera alle 18.00 giungeranno nella nostra parrocchia dove ci sarà la S. Messa e ad ore 20.30 il S. Rosario meditato con Teresa; rimarranno con noi fino alla mattina di mercoledì 26 ottobre. E’ disponibile in fondo alla chiesa e all’albo il programma completo del pellegrinaggio delle reliquie
Infine, come indicato nella lettera alle famiglie per il rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale, questa settimana ogni famiglia potrà compilare la scheda che trova qui in chiesa per la proposta dei candidati consiglieri; questa fase si conclude domenica prossima. Visti i motivi e i valori che sono alla base di questa elezione, si fa affidamento alla correttezza e al buon senso di ognuno, raccomandando che la scheda va compilata una per famiglia
La vicenda umana e spirituale di Teresina di Lisieux è una delle più paradossali della storia della Chiesa che la festeggia il 1° ottobre. Morta quasi sconosciuta a 25 anni, nel monastero di Lisieux, da dove non si mosse per tutta la vita, è venerata a livello mondiale. Dottore della Chiesa, patrona delle missioni, protettrice dei malati di Aids e di altre malattie infettive, ha scritto Storia di un’anima, uno dei capolavori della spiritualità di tutti i tempi
Religiosa, mistica, drammaturga, dottore della Chiesa insieme a Caterina da Siena e Teresa d’Avila, patrona di Francia insieme a Giovanna d’Arco, protettrice dei malati di AIDS, di tubercolosi e di altre malattie infettive, persino patrona delle missioni, lei che scelse la clausura e morì giovanissima di tubercolosi. La vicenda umana e spirituale di santa Teresa di Lisieux, più nota come santa Teresa del Bambin Gesù, è una delle più paradossali della storia della Chiesa che la festeggia il 1° ottobre.
Morta di tubercolosi a 25 anni nel monastero di Lisieux è venerata a livello mondiale. La Basilica della città francese a lei dedicata è il secondo luogo di pellegrinaggio di Francia solo dopo Lourdes. Pio XI, che la canonizza nel 1925, la considerava la “stella del suo pontificato”. Giovanni Paolo II nel 1997 l’ha proclamata Dottore della Chiesa in occasione del centenario della sua morte.
A cosa si deve la fama mondiale di santa Teresina, dunque? Sicuramente al fatto che ella ha lasciato le sue memorie, riflessioni, crisi spirituali raccolte nel diari pubblicati dalla sorella Pauline, diventata madre Agnese dopo la sua morte. Storia di un’anima, pubblicata per la prima volta nel 1898, non è solo un testo religioso ma raccoglie poesie, opere teatrali, lettere e preghiere che raccontano l’itinerario spirituale di un’anima eccelsa, a dispetto dell’umiltà e del nascondimento della sua vita terrena.
Entrata nelle carmelitane di Lisieux con il nome di suor Teresa del Bambin Gesù del Volto Santo, scoprì che l’ambiente monastico non solo non era quello che si aspettava ma le era ostile, pieno di brutture, poco spirituale. E lei in un certo senso riforma, partendo da se stessa, quell’ambiente.
La novità della sua spiritualità, chiamata anche teologia della “piccola via”, consiste nel ricercare la santità, non nelle grandi azioni, ma negli atti quotidiani anche i più insignificanti, a condizione di compierli per amore di Dio. Dopo la sua morte, la voce di questa carmelitana umile percorre la Francia e il mondo, colpisce gli intellettuali, suscita anche emozioni e tenerezze popolari.
Pio XI raccomanda al vescovo di Bayeux: «Dite e fate dire che si è resa un po’ troppo insipida la spiritualità di Teresa. Com’è maschia e virile, invece! Santa Teresa di Gesù Bambino, di cui tutta la dottrina predica la rinuncia, è un grand’uomo». Santa Teresina compose anche otto lavori teatrali che mise in scena personalmente nel teatro del Carmelo, curandone personalmente non solo la scenografia ma anche i costumi, talvolta figurando come protagonista. Tali lavori ebbero come nome Récréations Pieuses(Ricreazioni Pie). Tra i temi, episodi evangelici e la vita di Giovanna d’Arco.
La quattordicenne Teresa Martin spicca nel pellegrinaggio francese, giunto a Roma a fine 1887 per il giubileo sacerdotale di Leone XIII. Ma, nell’udienza pontificia a tutto il gruppo, sbigottisce i prelati chiedendo direttamente al Papa di poter entrare in monastero subito, prima dei 18 anni. Cauta è la risposta di Leone XIII; ma dopo quattro mesi Teresa entra nel Carmelo di Lisieux, dove l’hanno preceduta due sue sorelle (e lei non sarà l’ultima). Il Martirologio Romano così la ricorda: «Entrata ancora adolescente nel Carmelo di Lisieux in Francia, divenne per purezza e semplicità di vita maestra di santità in Cristo, insegnando la via dell’infanzia spirituale per giungere alla perfezione cristiana e ponendo ogni mistica sollecitudine al servizio della salvezza delle anime e della crescita della Chiesa. Concluse la sua vita il 30 settembre, all’età di venticinque anni».
Dopo il decesso delle sorelle, era usanza, nei monasteri carmelitani, redigere una notizia necrologica e inviarla agli amici del monastero. Quella di Teresa di Gesù Bambino fu redatta a partire dai tre manoscritti autobiografici che lei stessa aveva scritto per obbedienza. Il successo travolse la prima edizione de Storia di un’anima, pubblicata il 30 settembre 1898, in 2000 copie, seguita da una seconda edizione nel maggio 1899 ; 6000 esemplari nel 1900. Le traduzioni si susseguirono, prima in inglese nel 1901, poi nei quattro anni successivi, in otto lingue.
Molto presto, i lettori de Storia di un’anima vennero in pellegrinaggio a Lisieux sulla tomba di Teresa. Scrivevano al Carmelo chiedendo delle reliquie. Il movimento si ingrandì : un corteo di pellegrini saliva quotidianamente dalla stazione con le vetture a cavallo fino alla tomba, sulle alture della città. Si verificarono alcuni miracoli, tra cui il 26 maggio 1908, la guarigione di Regina Fouquet : una bambina cieca di 4 anni, di origini modeste, che era stata portata dalla mamma sulla tomba della santa il giorno prima. Questo miracolo suscitò molto scalpore.
Da allora, i pellegrinaggi divennero sempre più numerosi e di una certa importanza ; si prega con le braccia in croce, si lasciano lettere e fotografie, si portano fiori, si depositano ex-voto : stampelle, bastoni per attestare una guarigione
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