Questo il tema della 31^ Giornata Nazionale per la Vita che verrà celebrata l‘1 febbraio…
In occasione della festa di san Giovanni Bosco, che si celebra il 31 gennaio, per i bambini e i ragazzi ci saranno dei momenti specifici dedicati al santo durante gli orari di catechesi, mentre per i giovani e gli adulti ci sono due appuntamenti:
sabato prossimo 3 febbraio per tutti i giovani del decanato dalle ore 17.00 alle ore 20.00 all’oratorio ci sarà un incontro-testimonianza e cena con i giovani salesiani;
alle ore 20.00 per tutta la comunità ci sarà la S. Messa animata dai giovani del decanato e presieduta dai sacerdoti salesiani
In occasione della festa della presentazione di Gesù al tempio, ci sarà il rito della luce alla S. Messa venerdì in cappella ad ore 18.00; seguirà la preghiera di intercessione a san Biagio con la benedizione della gola
Domenica prossima si celebra la 40^ Giornata per la Vita dal titolo “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo” “L’amore dà sempre vita”; in fondo alla chiesa nell’atrio centrale saranno disponibili ad offerta libera delle primule, il cui ricavato andrà a sostegno del Movimento per la vita
“L’amore dà sempre vita”, si apre con queste parole di papa Francesco il Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 40ª Giornata Nazionale per la Vita, che si celebrerà il 4 febbraio 2018.
La Giornata è incentrata sul tema “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo” e il Messaggio dei Vescovi italiani sottolinea che “la gioia che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all’uomo”.
Un dono “legato alla stessa rivelazione cristiana” e “oggetto di richiesta nella preghiera dei discepoli”.I Vescovi richiamano l’ammonimento del Santo Padre sui “segni di una cultura chiusa all’incontro” che “gridano nella ricerca esasperata di interessi personali o di parte, nelle aggressioni contro le donne, nell’indifferenza verso i poveri e i migranti, nelle violenze contro la vita dei bambini sin dal concepimento e degli anziani segnati da un’estrema fragilità”.
Il Papa ricorda che “solo una comunità dal respiro evangelico è capace di trasformare la realtà e guarire dal dramma dell’aborto e dell’eutanasia”, una comunità che “sa farsi ‘samaritana’ chinandosi sulla storia umana lacerata, ferita, scoraggiata”, una comunità che cerca il sentiero della vita.Allora, si legge nel Messaggio “punto iniziale per testimoniare il Vangelo della vita e della gioia è vivere con cuore grato la fatica dell’esistenza umana, senza ingenuità né illusorie autoreferenzialità”.
Così, concludono i Vescovi, “la Chiesa intera e in essa le famiglie cristiane, che hanno appreso il lessico nuovo della relazione evangelica e fatto proprie le parole dell’accoglienza della vita, della gratuità e della generosità, del perdono reciproco e della misericordia, guardano alla gioia degli uomini perché il loro compito è annunciare la buona notizia, il Vangelo”.
Ecco il testo completo
GIORNATA PER LA VITA 2018
Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 40a Giornata Nazionale per la Vita (4 febbraio 2018)
IL VANGELO DELLA VITA, GIOIA PER IL MONDO
“L’amore dà sempre vita”: quest’affermazione di papa Francesco, che apre il capitolo quinto dell’Amoris laetitia, ci introduce nella celebrazione della Giornata della Vita 2018, incentrata sul tema “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo”. Vogliamo porre al centro della nostra riflessione credente la Parola di Dio, consegnata a noi nelle Sacre Scritture, unica via per trovare il senso della vita, frutto dell’Amore e generatrice di gioia. La gioia che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all’uomo; dono di Dio in quanto legato alla stessa rivelazione cristiana, compito poiché ne richiede la responsabilità.
I segni di una cultura chiusa all’incontro, avverte il Santo Padre, gridano nella ricerca esasperata di interessi personali o di parte, nelle aggressioni contro le donne, nell’indifferenza verso i poveri e i migranti, nelle violenze contro la vita dei bambini sin dal concepimento e degli anziani segnati da un’estrema fragilità. Egli ricorda che solo una comunità dal respiro evangelico è capace di trasformare la realtà e guarire dal dramma dell’aborto e dell’eutanasia; una comunità che sa farsi “samaritana” chinandosi sulla storia umana lacerata, ferita, scoraggiata; una comunità che con il salmista riconosce: «Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra» (Sal 16,11).
Di questa vita il mondo di oggi, spesso senza riconoscerlo, ha enorme bisogno per cui si aspetta dai cristiani l’annuncio della buona notizia per vincere la cultura della tristezza e dell’individualismo, che mina le basi di ogni relazione.
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