FIEMME NORDIC WALKING AL CHIARO DI LUNA Lunedi' 26 luglio dalle 20,00 alle 22.30 SBAKKETTATA…
Di Pino Dellasega – Nelle oltre quattrocento volte che sono salito sulla cima del Castellazzo il mio sguardo sicuramente è cambiato, il mio pensiero si è trasformato e tante domande un po’ alla volta trovano le risposte.
Sarà solo una sensazione ma ora quando mi avvicino al Cristo pensante non vedo più un pezzo di marmo bianco ma mi accorgo che dentro quella pietra qualcosa pulsa, il tutto è ben mimetizzato ma qualcosa chiama. Fiumane di visitatori continuano ad incamminarsi al cospetto del Cristo pensante. Ma cos’è che fa salire tutta questa gente, curiosita? non credo, anche se è pur vero che un Cristo così non esiste da nessun’altra parte del Mondo.
La gente forse ritrova quel calore di incontro con il mistero del divino e si porta a casa un’esperienza tangibile e concreta. Il Cristo pensante fa scoprire la fisicità della religione, ti porta al cospetto di un Cristo uomo che puoi toccare ma non riuscirai a far svegliare il suo pensiero. Il suo pensiero che poi è il tuo.
Ma perchè aspettando il Cristo pensante se il Cristo è già lassù? forse significa che la gente aspetta il momento per poter salire da Lui? niente di tutto questo, ancora una volta la risposta viene da lontano ed entra nel cuore come un uragano.
E’ strano, perchè al Cristo pensante non ci sono miracoli, ci sono le Dolomiti e c’è un Gesù assorto nel suo pensiero; ma allora perchè tutta questa gente? A forza di andare su e giù incomincio forse a capire, un filo alla volta la ragnatela si chiude e inizio a farmi una ragione del perchè quel giorno ho ideato il trekking del Cristo pensante. Come è impossibile che l’idea sia partita da me è altrettanto inverosimile che tutta questa folla sia attratta da quel marmo bianco, da quel pezzo di Predazzite.
E allora che cosa succede in quell’area dolomitica, lontana da tutti i luoghi di culto religioso, fuori dai grandi itinerari dello spirito? Cosa sta nascendo? Troppe persone vere e straordinarie sono salite da Lui per trovarlo e una in particolare ha cambiato la mia vita, ma ancora una volta la domanda è la stessa: perchè, quali sono i collegamenti i significati di questi incontri, perchè arrivano tutte queste brave persone con tanta energia. Chi sono questi personaggi così importanti che arrivano a Passo Rolle, che ruolo ricoprono in questo grande progetto, di certo un grande ruolo anche se ancora sconosciuto. E soprattutto che ruolo ho io? Piu ci penso e più le risposte sembrano allonanarsi e il mistero si infittisce ancor di più.
Aspettando il Cristo pensante. Ma come quel giorno d’estate di due anni fa, quando all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno mi è arrivato quel costante pensiero che diceva “il Cristo pensante si porterà dietro tutto e tutti” anche adesso la mia mente pulsa e mi dice che tutto si sta allineando perchè in quella zona dolomitica prima o poi qualcosa succederà, cosa non lo so ma qualcosa succederà. Adesso incomincio ad avere la certezza che la causa di tutto è solo Lui quel pezzo gigantesco di marmo bianco, è Lui che sta chiamando le folle sulla montagna perchè giorno dopo giorno mi accorgo che è un moltiplicatore, un catalizzatore perchè ha la capacità di attrarre, concentrare decine di migliaia di persone lassù, dove sino a due anni fa non vi era niente.
Sembra impossibile ma è Lui che sta chiamando.
La verità è proprio questa, chi arriva al Cristo pensante ci ritorna e si porta dietro sempre una scia di amici e questi ritornano con altri amici, e così via. Il Gesù pensante affascina le persone e fa pensare nel profondo delle loro anime.
Il Cristo pensante è un mistero, che comincia dove finisce il razionale. E’ la prova che il Cristo è ancora in tanti cuori, che la speranza è ancora viva nonostante i tempi grigi che stiamo attraversando. Fiumi di persone che si portano lassù, dove si respira l’aria sottile della montagna, migliaia di pensieri, di preghiere e tanti rosari appesi alla maestosa croce di corten, che a loro volta diventano energia che attrae altra energia, quel Cristo che è diventato il fulcro del Parco Naturale di Paneveggio, nonostante che l’Ente Parco forse anche giustamente non lo abbia mai pubblicizzato e giorno dopo giorno diventa sempre più forte con il Suo pensiero che portato dal vento arriva nella mente e nei cuori delle persone che sentono la voglia di salire da Lui. Il suo pensiero ci sta chiamando. Il Pensante non ha bisogno di pubblicità, chiama e basta. E vi posso assicurare che chi ne viene a conoscenza non può fare a meno di salire da Lui come non posso dimenticare le lacrime di commozione dei presenti al termine dalla proiezione del filmato della storia durante le mie serate di presentazione che ormai sono diventate settimanali in giro per l’Italia.
Il Cristo pensante rappresenta il vero epicentro di luoghi vicini e altamente spirituali come Malga Vallaza al Passo del Valles, Canale d’Agordo il paese natale di Papa Luciani, i luoghi nel Primiero dove Chiara Lubich ha dato il via al movinento dei Focolari e a Capriana in Val di Fiemme dove riposano le spoglie della mistica Meneghina.
Il trekking del pensiero si sta nutrendo di stupendi camminatori che possono gioire, sedersi a consumare un panino tra i fiori di rododendro, rispecchiandosi nelle Pale di San Martino e nella Marmolada, ridere dei buffi giochi delle marmotte, non dimenticare la storia nei resti della Grande Guerra e liberare i propri pensieri mano a mano che si avvicinano al Pensante.
Questo è il Trekking del Cristo pensante, questo è il cammino nella mente e nelle emozioni più profonde.
Il Castellazzo, questo piccolo monte un tempo quasi dimenticato, sta diventando come una grande dinamo che si carica giorno dopo giorno di tanta energia e quindi a noi, piccoli uomini non ci resta che avere pazienza ASPETTANDO IL CRISTO PENSANTE…. (Pino Dellasega)
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