I Suoni delle Dolomiti 2012 tornano a colorare di musica e di festa le belle…
Il Festival di musica in quota sulle montagne più belle del mondo
Unire le grandi passioni per l’arte e l’ambiente in un teatro naturale che non ha paragoni: le montagne del Trentino.
Ecco I Suoni delle Dolomiti, un ciclo di concerti all’insegna della libertà e della naturalità in luoghi di straordinaria suggestione dove la musica viene proposta in piena sintonia con l’ambiente circostante.
Al Festival partecipano musicisti di fama internazionale, artisti e amanti della montagna che nel rispetto dell’ambiente si uniscono al pubblico e raggiungono a piedi i luoghi dei concerti, strumento in spalla.
In cammino verso l’arte e la natura.
Più che una rassegna, i «Suoni delle Dolomiti» sono la linea guida dell’estate trentina tra spettacoli, cultura e inviti a vivere la montagna. La 15ª edizione è stata illustrata ieri e, rispettando la tradizione, il cartellone esteso dal 4 luglio al 28 agosto riunisce in 38 giornate di appuntamenti nomi stellari della classica, protagonisti del teatro, volti di primo piano del pop e preziosi interpreti di world music e jazz.
C’è Daniele Silvestri, che il 25 agosto salirà fino al rifugio Ai Todes-ci in val di Non, c’è Luis Bacalov con l’orchestra Tartini e c’è Fiorella Mannoia, a cui spetterà la chiusura al rifugio Fuchiade (val di Fassa). C’è Uri Caine, che presenta una composizione dedicata alle Dolomiti, «Summer Lightning». E c’è Mario Brunello, che porterà il violoncello sugli itinerari della val Rendena e suonerà Bach dove i profili delle montagne lo ispireranno, mentre di rifugio in rifugio Cesare Maestri racconterà le storie dell’alpinismo. Il trekking offriva una settantina di posti a pagamento e in una settimana le prenotazioni online sono state tre volte tante. Di trekking ne spunta un altro: l’11 agosto, sul Sentiero etnografico rio Caino splenderà la musica trentina di Destrani Taràf, Trio vocale Feininger e Trioamaro.
Saranno 4, invece, le occasioni in cui la sveglia squillerà alle 6 riunendo il pubblico all’esterno di malghe e rifugi per respirare l’alba delle Dolomiti con Lucilla Giagnoni e le parole di Dante, con Marco Paolini e le liriche rivolte alla montagna, con il coro Sasso Rosso e con la Banda Osiris, affiancata dal Quartetto Ombra per eseguire un’altra partitura composta per l’occasione (si intitola «La dove sorge il Sol», la si ascolterà al rifugio Pedrotti).
Musica e montagna celebrano la pace. Lo fanno nei teatri della Grande guerra con Yungchen Lhamo, simbolo del Tibet in esilio. A Silesian quartet e Rhapsodija trio altri due compiti: far conoscere le note “spirituali” del polacco Henryk Gòrecki e abbracciare Oriente e Occidente nelle melodie yiddish e gitane.
Tante sono le proposte che guardano alla classica (l’apertura, il 4 luglio, è con i virtuosismi d’archi di Carmignola e dei Sonatori de la Gioiosa Marca), non meno fitta è la scaletta del jazz, che cerchia la data del 19 agosto (Quintorigo in «Play Mingus») e riserva per il 23 luglio la trasferta di Paolo Fresu nei territori barocchi (Bach e Vivaldi con i Virtuosi italiani).
Il Quartetto della Marini rinnoverà il sapore sociale dei canti rurali e aprirà una sfilata di incontri a spasso nel mondo, nel segno dei ritmi popolari: Zakir Hussain, il trio Madeira Brasil, Fanfare Ciocârlia, l’ensemble Al-Kindi e Sheikh Habboush, Sokan e gli echi del Burkina Faso.
I repertori più intimi della montagna saranno ripercorsi anche dal coro Sass Maor e tutti i Suoni, il 7 agosto, si raccoglieranno nel ricordo di Fabrizio De Andrè, celebrato da Maria Pia De Vito e Claudio Astronio «…sui monti di Trento». Negli stessi giorni (6-8 agosto) la Compagnie Retouramont danzerà tra gli alberi le «Présences Désaccordées», un omaggio alla poesia e alla natura confezionato in sintonia con «Arte Sella».
Un’estate fa, i «Suoni delle Dolomiti» collezionarono 450 artisti e 50mila presenze. Per battere quei numeri, con l’aiuto di Apt, Comuni, Sat, rifugi, guide… la Provincia lancia soggiorni a prezzi speciali (sconti abbinati a maglietta e telo per i live sul prato) e sintetizza la sua maxi rassegna in uno spot tivù. Per l’assessore Mellarini è giusto così: «Dobbiamo promuovere valori che altri territori non hanno». Il 27 giugno, l’Unesco accoglierà le Dolomiti nel patrimonio dell’umanità e l’assessore ci vede uno spunto forte alla «difesa dell’ambiente». Il 20 giugno scatta la stagione dei rifugi e i suoi rifugi il Trentino li sponsorizza con una pubblicità sui quotidiani nazionali. C’è scritta la dedica «a tutti quelli che alle 5 stelle ne preferiscono 5000». Nel cielo d’estate.
Video Giovanni Allevi alle Carigole, Parco di Paneveggio pale di San Martino
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