Si è svolta sabato 27 settembre nella splendida cornice dei trampolini di Predazzo la terza…
FIEMME E FASSA – Cianciano da anni di mobilità sostenibile, ma temporeggiano. Aspettano la Provincia che sogna metroland ma planerà, se va bene, su un più «praticabile» metro-tram valligiano, ci metta i danè, progetti, investi e realizzi. Ma niente, neanche un euro, i due Comprensori di Fiemme e Fassa sono disposti a scucire per finanziare un «loro» studio di fattibilità. E dunque, se gli amministratori pubblici, pur sollecitati, latitano, «quello studio di fattibilità lo finanzio io». Iniziativa clamorosa, quella di Massimo Girardi , presidente dei Trandolomites, che da anni partecipa ai tavoli della mobilità di Fiemme e Fassa e sta promuovendo, assieme a Trentino Trasporti, un importante convegno internazionale in programma il prossimo mese a Trento. Un convegno che – Girardi lo spiega in una lunga nota – «rappresenta un’occasione importantissima per ragionare concretamente sulla proponibilità e sostenibilità di un servizio ferroviario che permetta un collegamento diretto di questi territori con la rete ferroviaria nazionale ed internazionale della valle dell’Adige analizzando e riproponendo la tratta che da Ora conduce a Predazzo e quindi prosegua sino Canazei e valutando una seconda opzione che preveda un collegamento diretto tra Trento passando in val di Cembra e prosegua in direzione di Cavalese, Predazzo e Canazei». Ecco a cosa serve uno studio di mobilità. Non uno studio «in alternativa od opposizione agli studi e progetti della Provincia», ma un contributo che le comunità locali, per essere protagoniste, possono dare. Per questo Girardi ha bussato alla porta dei due Comprensori, cercando di coinvolgerli nel finanziamento di tale studio. Niente da fare: neanche un euro. E allora? Allora Girardi ha messo mano al suo portafoglio. «Ho deciso di appaltare e finanziare personalmente lo studio di fattibilità. Ho incaricato» scrive «la società Qnex di Bolzano di redigere lo studio, che è in via di elaborazione per l’importo di 24 mila euro». Lo studio sarà presentato al convegno del 9 e 10 ottobre prossimo a Trento e servirà come base di discussione nelle serate pubbliche che Transdolomites promuoverà in autunno nelle tre valli di Cembra, Fiemme e Fassa. Girardi è convinto che i convegni sulla mobilità non sono solo chiacchiere, ma possono tradursi in iniziative concrete e, spiega, «per coerenza non intendo piegarmi agli effetti delle non decisioni». Una coerenza che «pesa» 24 mila euro. Ma ovviamente Girardi è pronto ad accettare ogni collaborazione economica e proposte da parte di tutti, pubbliche amministrazioni, associazioni di categoria e culturali, banche, privati cittadini. Basta contattarlo (telefono 320 4039769 – girardi.massimo@brennercom.net). «Prima» conclude «che si perda veramente il treno».
L’Adige.it
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