Il blog di Predazzo apre un nuovo spazio dedicato ai suoi predazzani che per qualsiasi motivo si trovano in giro per il mondo e vogliono raccontarci qualsiasi cosa della loro esperienza di vita. La potrei definire “l’onda di ritorno” del lavoro che Predazzoblog svolge nel raccontare al mondo la vita del paese. So che siete in tanti a seguirci dai punti più svariati della terra, ma da adesso, sappiate che altrettanti predazzani residenti sono molto attenti ed incuriositi nel sentire un po’ come ve la passate lontani dal paesello di origine. Allora coraggio, siete già diventati tutti degli inviati speciali !!
Predazzo – New York “L’Onda di Ritorno” -
Don Bruno Morandini, la prima lettera dalla sua nuova Missione di S. Gabriele in Brasile
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Troppe cronache nere oscurano continuamente le nostre giornate. Fermiamoci un attimo per contemplare quanto avvenuto in questi giorni alla miniera di Sao Jose in Cile. La vita ha trionfato sfidando le viscere della terra in un’esemplare gara di solidarietà. Perforiamo anche noi la roccia del nostro egoismo e facciamo riemergere l’essenza della vita. Non dimentichiamo troppo in fretta il “miracolo” di San Jose. (Foto prese dal web) Mauro Morandini – www.predazzoblog.it
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Don Bruno Morandini, seconda lettera dalla missione in Amazzonia 28 ottobre 2010
Cari/e amici/che, mi rifaccio vivo dopo piú di due mesi: sono a S. Gabriel, dove si é tenuta l’assemblea diocesana di pastorale, ed ora sto facendo una setimana intensiva di linguistica indigena. Nella zona dove lavoro si parla tukano, e anche se quasi tutti capiscono il portoghese, é molto opportuno tentare di imparare la loro lingua madre.
In questi primi mesi ho visitato quasi tutte le 15 comunitá della parrocchia e sto cominciando a tracciare le coordinate geografiche e demografiche: la superficie é molto grande per pochi abitanti. Il centro di Taracuá non supera le 500 anime, e altrettanti sono quelli sparpagliati lungo i fiumi Uaupés, Tiquié e in alcuni affluenti minori (igarapés). Una comunitá con 12 famiglie (ca. 80 ab.) qui é considerata “grande”: ció rispecchia l’antica organizzazione in clan, motivata anche dalla scarsezza del terreno coltivabile (per povertá del suolo e per gli allagamenti stagionali). Lo stesso paesino di Taracuá é diviso in 4 rioni e non esercita molta attrazione se non per la scuola superiore e il piccolo ospedale. In questo mese la centralina termoelettrica si é fusa, e cosí mancano anche le 3 ore serali di luce che c’erano. Siamo nella stagione meno piovosa e non puó funzionare la centralina idroelettrica importata dai salesiani. Io ho ripristinato un vecchio frigo a gas, perché il generatore della missione consuma molto diesel; nel mio “castello” c’é pure un impianto fotovoltaico, che mantiene l’energia di 12 volt delle batterie. Siamo in periodo elettorale e ci sono promesse per il 2011 di luce e internet per tutti…
L’essenziale non manca: adesso che il fiume si abbassa aumenta la pesca e anche la frutta: banane, ananas, açaí… Ho abbastanza tempo per pregare, studiare e visitare.
Gli echi del viaggio del vescovo dom Edson in Italia e l’arrivo di don Mario Filippi hanno portato una ventata di entusiasmo: quello che ci vuole per finire bene il mese missionario e vivere con questo spirito tutti gli altri! Come sono sicuro che pure voi state facendo.
Grazie per la vostra preghiera e vicinanza e… BUON NATALE! (almeno stavolta mi prendo in anticipo, perché non so se ci sará un’altra occasione di aprire internet fino al 2011!)
Sani e allegri nel figlio di Maria di Nazaret!
Alla prossima, p. Bruno
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Ciao a tutti, come va in quel di Predazzo? Grazie alle web cam ho potuto vedere la neve sul campanile di Predazzo…comunque oggi vi volevo scrivere qualche riflessione su Halloween, ho preso lo spunto da un articolo postato sul blog di Predazzo qualche giorno fa. Dovete sapere che a New York si svolge la più grande parata di Halloween degli Stati Uniti sulla 6th avenue parte Spring Street fino ad arrivare alla 16th strada, diciamo più o meno tre ore ( al freddo…). Da come l’aveva descritta il mio professore di inglese sembrava una cosa mastodontica e da non perdere per nessun motivo. Partiamo dal fatto che se non si arriva li presto ( almeno due ore prima ) non si vede niente, io mi aspettavo carri allegorici giganti pieni di gente con costumi spaventosi, urla, scherzi, ecc. Beh niente di tutto questo!!!
Allora carri pochi e solo di musica tecno ( stile street parade ) trainati da jeep enormi che non hanno neanche avuto la premura di travestirle un po’ ( addirittura ve ne era uno trainato da un camion a noleggio…), maschere molte che non centrano niente con Halloween ( chi ha paura di un uomo con il dindl? oppure di Bianacaneve e i sette nani? )….vi erano poi degli scheletri fatti alla ” carlona ” e tante altre cose che sinceramente mi hanno lasciato perplesso!
Detto questo per un novizio della cosa mi è anche piaciuta soprattutto alcune scuole di danza ” samba ” che erano veramente belle da vedere e ti prendevano con il loro ritmo allegro ( chi ha paura delle ballerine di samba? ) e le orchestre stile New Orleans con la loro musica triste ma bella allo stesso tempo, ed anche alcune maschere erano fatte bene e spaventose!!!!
La cosa che mi fa riflettere ancora è questa…ma cosa c’èntra questa festa con la nostra tradizione cattolica? E come se l’11 novembre andassimo in giro per Time square con i campanacci!!!
Io dico ( ma è il mio parere ) che ad ognuno le sue feste e ricorrenze e che Halloween in Italia è solo un pretesto commerciale… ora ai lettori del blog di Predazzo l’ardua sentenza!
Un caro saluto da New York a te la linea
Stefano Savin
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