A Predazzo, da ormai 5 anni, verso l’Epifania, alcuni gruppi di ragazzi con relativi animatori vanno a “cantare la stella” in alcune case del loro rione per allietare gli anziani e gli ammalati.
Io sono uno di loro.
Siccome a fine dicembre non potevamo andare tutti a Trento per ricevere il mandato dal Vescovo, ci siamo trovati martedì 30 dicembre 2008 nella cappellina Maria Immacolata per fare una piccola celebrazione.
Alcuni adulti ci hanno spiegato il motivo e il significato del nostro servizio: anche se siamo ancora giovani, possiamo essere dei missionari e portare la luce di Gesù agli altri.
Alla fine ognuno dei presenti ha ricevuto come segno un’orma: tutti noi siamo chiamati seguire la strada difficile e impegnativa sulla quale hanno camminato anche i Santi, per arrivare, come loro, dal Bambino Gesù e poi andarlo ad annunciare.
Nella prima settimana del 2009 questi gruppi hanno svolto il loro prezioso servizio nei diversi rioni del paese.
Molti ragazzi sono stati felici di ripetere l’esperienza già vissuta lo scorso anno. Vestiti come i re magi o come i pastori, accompagnati da una grande stella illuminata, siamo entrati in alcune famiglie, indicateci dalle responsabili del volontariato; tutte le persone manifestavano la loro felicità nel vederci: ho capito che è molto bello, per una persona spesso sola, trovarsi davanti un gruppo di bambini travestiti da personaggi del presepe, che le fanno compagnia per un po’ e “cantano la stella” . Sono stati così contenti e commossi che quasi non ci lasciavano andare via.
Un saluto dai piccoli cantori della Stella di Predazzo e arrivederci all’anno prossimo.
Davide Giacomelli
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