Admo di Fiemme e Fassa presenta: «Stabat Mater» di solidarietà

Da il 3 aprile 2009

logo Admo di Fiemme e Fassa presenta: «Stabat Mater» di solidarietàQuesta sera alle 21, nella chiesa dei Padri francescani di Cavalese «Stabat Mater» di Giovanni Battista Pergolesi 
 
CAVALESE – L’Associazione donatori di midollo osseo (Admo) di Fiemme e Fassa, guidata dalla referente Gabriella Deflorian di Tesero, ha messo in cantiere una nuova, interessante iniziativa per continuare a diffondere anche nelle nostre valli il grande messaggio della donazione e della solidarietà. Oggi, alle 21, nella chiesa dei Padri francescani di Cavalese, si terrà infatti un prestigioso concerto, con la presentazione dello «Stabat Mater» di Giovanni Battista Pergolesi. Interverranno gli artisti Sabrina Modena (soprano), Oksana Lazareva (mezzosoprano), Claudio Currò Dossi (pianoforte) ed Emanuele Pianta (voce recitante). Il concerto sarà presentato da Michele Longo . Il ricavato sarà interamente destinato a favore dell’Admo e della sua attività. Lo «Stabat Mater» è una melodia strutturata in sequenza, abrogata dal Concilio di Trento e quindi reintrodotta nella liturgia solo nel 1727, grazie a Papa Benedetto XIII. Per altro, anche durante il periodo di abrogazione, il testo ebbe una grande risonanza, musicato da oltre quattrocento compositori, tra i quali Donizetti, Dvorak, Haydn, Rossini e Vivaldi. Stando alla tradizione, la commissione di un nuovo «Stabat Mater», in sostituzione del precedente di Alessandro Scarlatti, considerato antiquato, arrivò a Pergolesi quando il giovane musicista (scomparso per tubercolosi nel 1736 all’età di soli 26 anni) era già in precarie condizioni di salute. Sarebbe infatti morto di lì a poco, ma ebbe il tempo di terminare la composizione durante i suoi ultimi giorni di vita presso il convento dei Cappuccuni di Pozzuoli, dove si era ritirato per lenire il dolore dovuto al male incurabile che lo affliggeva. Il grande successo che riporta lo «Stabat Mater» fin da subito commosse il mondo ed il grande Sebastian Bach decise di farsene una copia propria. Una musica non pretenziosa, dove sono eliminati ogni sorta di virtuosismo esteriore fine a se stesso ed ogni sorta di artificio inutile. Tutti, naturalmente, sono invitati a partecipare al concerto. M. F.

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