In questi giorni i piccoli cantori della Stella visiteranno alcune famiglie del proprio rione Venerdì,…
Tutti con il naso all’insù domani per assistere all’arrivo di Eros 433. Non si tratta dell’ultimo album di Ramazzotti ma del nome in codice dell’asteroide che martedì 31 gennaio farà visita ravvicinata al nostro Pianeta. Una visita che comunque non preoccupa gli esperti perchè l’asteroide in questione transiterà comunque a distanza di sicurezza. Domani nel punto di massimo avvicinamento al nostro pianeta Eros 433 transiterà alla distanza di 27 milioni di chilometri.
L’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope spiega la situazione: ”In questo momento l’asteroide si trova a una distanza di quasi 27 milioni di chilometri ed è già visibile anche dall’Italia’.
L’asteroide 433 Eros sarà a 26,7 milioni di miglia dalla Terra, il pianeta più vicino al suo viaggio a partire dal 1975. Come gli esperti hanno indicato, coloro che vogliono vedere il corpo potranno farlo anche con un telescopio amatoriale.
433 Eros è un asteroide di tipo S, che significa che ha una composizione di silicati di magnesio e ferro. Questo tipo di
corpo rappresenta circa il 17% degli asteroidi conosciuti, sono molto luminosi e comuni.
Eros è stato scoperto il 13 agosto 1898 da Carl Gustav Witt e Auguste Charlois. Poi abbiamo calcolato la sua orbita e scoperto che aveva una forma ovale, che lo fece andare in orbita su Marte. Grazie a questa caratteristica si potrebbero fare buone osservazioni dell’asteroide, e la sua posizione ha contribuito a chiarire la distanza tra la Terra e il Sole. Nel febbraio 2000, la sonda NEAR Shoemaker della NASA è atterrata sulla superficie di Eros. Attraverso più di 160.000 immagini della sua superficie è stato possibile identificare oltre 100.000 crateri e ha aiutato i ricercatori a concludere dati importanti sulla sua composizione.
La NASA ha indicato che, nonostante la vicinanza del asteroide, non c’è pericolo di collisione con la Terra in quanto resta “una distanza molto rispettabile”. A questo proposito, ha sottolineato che sarà più di 80 volte la distanza di 2005 YU55, asteroide passato nel novembre del 2011, che si avvicinò al pianeta ad una distanza inferiore a quello dell’orbita della Luna, senza alcun pericolo.
Eros rimarrà visibile fino al 10 febbraio e, come hanno spiegato gli esperti, non passerà così vicino alla Terra fino al 2056.
”Nel suo avvicinamento alla Terra l’oggetto sta guadagnando luminosità. Per domani è previsto cielo coperto un po’ ovunque, ma per osservarlo si può approfittare del fatto che l’asteroide sarà visibile ancora per qualche giorno e raggiungerà la massima luminosità il 3 febbraio, dovuta a una ottimale configurazione Terra Sole e asteroide. E’ possibile osservarlo anche con un piccolo telescopio amatoriale o addirittura un buon binocolo a partire dalle 22,30 guardano in direzione Sud-Est nella costellazione del Sestante, sotto la costellazione del Leone”.
Questo articolo è già stato letto 4833 volte!