Avvisi parrocchia 2-9 ottobre + Bollettino Camminiamo Insieme

Da il 1 ottobre 2016
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Con domani l’orario dei funerali è ad ore 14.00

Durante il mese di ottobre normalmente dal lunedì al venerdì la S. Messa feriale verrà celebrata al mattino ad ore 8.15 e ad ore 20.00 sarà recitato il S. Rosario, salvo diverse indicazioni particolari

Lunedì ad ore 20.45, dopo il santo rosario, presso l’aula magna di Casa Maria Immacolata assemblea generale delle tre comunità di Predazzo, Ziano e Panchià  per presentare l’avvio della formazione dei nuovi consigli pastorali secondo le disposizione date dalla diocesi; sono particolarmente invitati i consiglieri e quanti collaborano nei vari ambiti pastorali delle parrocchie (giovani, catechesi, anziani e ammalati, liturgia, famiglie e attività missionaria); sarà presente un delegato del vescovo per la presentazione

Martedì, in occasione della festa di S. Francesco d’Assisi, tutti i bambini, ragazzi e giovani sono invitati alle 20.00 al rosario di san Francesco

Giovedì, venerdì e sabato: triduo della Madonna del rosario: S. Messa e benedizione eucaristica ad ore 20.00; non viene celebrata la S. Messa al mattino

Venerdì ad ore 15.00 esposizione eucaristica, recita della coroncina della divina misericordia, adorazione personale fino alle 20.00 e conclusione con la santa messa e benedizione

Domenica prossima ad ore 10.00 celebrazione della S. Messa della Madonna del Rosario con la solenne processione per le vie del paese. Con questa solenne celebrazione vogliamo iniziare sotto la guida di Maria, l’anno catechistico; per tale motivo tutti i bambini e i ragazzi sono invitati con le famiglie a partecipare alla santa Messa e alla processione

Domenica prossima riprende anche l’attività dell’oratorio

Il corso di preparazione al sacramento del matrimonio inizia sabato 29 ottobre a Ziano; gli interessati trovano i dettagli sul manifesto all’albo esterno

Papa Francesco condanna la teoria del gender, più pericolosa di una guerra mondiale

Tbilisi (Georgia) – Non va troppo per il sottile. Papa Bergoglio spara a zero sulla teoria del gender: “Oggi si assiste a una guerra mondiale per distruggere il matrimonio che non si distrugge con le armi, ma si distrugge con le idee. Ci sono colonizzazioni ideologiche che distruggono”. A sollecitare una sua riflessione sul tema è stata una signora georgiana che ha incontrato assieme a religiosi e seminaristi per un colloquio libero andato avanti spontaneamente per quasi un’ora. Un po’ di tempo il Papa fa aveva definito la colonizzazione ideologica del gender più pericolosa delle dittature, poiché tenta di ridefinire i contorni del matrimonio tra un uomo e una donna, secondo l’ordine naturale delle cose. In Georgia ha voluto tornare sopra all’argomento.

«Il matrimonio è la cosa più bella che Dio ha creato – ha detto – La Bibbia ci dice che Dio ha creato uomo e donna, li ha creati a sua immagine, cioè l’uomo e la donna che si fanno una sola carne sono l’immagine di Dio». Chiarendo, indirettamente, che nella visione cristiana non c’è posto per una unione tra persone dello stesso sesso. Bergoglio ha quindi citato «le difficoltà che a volte sopravvengono nel matrimonio, le incomprensioni o anche le tentazioni». Ma la soluzione non è «la strada del divorzio: io mi cerco un’altra, lei si cerca un’altro e ricominciamo di nuovo. Quando si divorzia, questa unione che è una sola carne, sporca l’immagine di Dio. E poi pagano i bambini, i figli. Voi non sapete, cari fratelli e sorelle, quanto soffrono i bambini, i figli piccoli quando vedono le liti e la separazione dei genitori».

I matrimoni possono salvarsi con semplici accorgimenti. «E’ normale che nel matrimonio si litighi. Sì, è normale. Succede e alle volte volano i piatti. Ma se è vero amore, si fa la pace subito. Io consiglio agli sposi: litigate quanto volete, ma non finite mai la giornata senza fare la pace. Sapete perché? Perché la guerra fredda del giorno dopo è pericolosissima. Quanti matrimoni si salvano se si ha il coraggio a fine giornata di una carezza, e fare la pace». E poi, ha aggiunto, si evitano divorzi se gli sposi si abituano a tre parole, chiedere scusa, dire permesso e grazie.

Sabato 1 Ottobre 2016 – Il Messaggero.it

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