Si ricorda che tutte le celebrazioni fino all’Epifania saranno sempre in chiesa Domenica pomeriggio preghiera…
Con lunedì i funerali saranno celebrati ad ore 18.00
Questa settimana la celebrazione feriale della S. Messa sarà qui in chiesa tutti i giorni ad ore 18.00 per sottolineare che la settimana pasquale è come un giorno soltanto, il grande giorno di Pasqua
Le S. Messe feriali avranno un momento particolare di preghiera in preparazione alla festa della Divina Misericordia di domenica prossima
I genitori che chiedono il battesimo per i loro bambini sono invitati con i padrini all’incontro nell’aula magna della casa delle gioventù venerdì ad ore 20.30
I gruppi missionari di Fiemme propongono un incontro fraterno con gli immigrati presenti in valle sabato alle ore 15.30 presso la Casa della Gioventù
Infine, il Signore ricompensi quanti in questi giorni hanno contribuito all’iniziativa della Quaresima di fraternità “Un pane per amor di Dio” (anche con i salvadanai) e ai bisogni dei cristiani che vivono in Terra Santa con il digiuno di solidarietà.
GLI AUGURI DI SUOR DELIA GUADAGNINI missionaria in Repubblica Democratica del Congo
« E’ risorto, come aveva detto » (Mt 28,6)
Miei carissimi!
Arrivo a voi con i miei più cari auguri di BUONA PASQUA!
Ho scelto l’immagine di questo bellissimo ibiscus rosa fiorito nel nostro giardino stamattina per entrare nelle vostre case, nelle vostre famiglie, nei vostri cuori, in tutto quello che vivete di gioia e di fatica, di fiducia e di speranza, di sofferenza e di timore, per augurarvi di tutto cuore una buona Pasqua, cioè la Pasqua vissuta e celebrata da nostro Signore. Sì, è Risorto, come aveva detto, non è qui. Vuole risorgere in ciascuno di noi. Vuole trovare spazio per risorgere in ciascuno di noi. Cerca lo spazio dove risorgere nelle situazioni anche le più estreme.
Guardate bene la fotografia: notate la rugiada sui petali, le formichine che ci camminano sopra e cercano di dissetarsi, i pistilli pieni di nettare che gli uccellini cercano per nutrirsi. A sinistra vedete i rametti di un’altra pianta nata vicino all’ibiscus. Forse volevano soffocarlo con la loro forza, ma lui, dritto, ne è uscito e proclama in piedi la sua bellezza. Eccolo Gesù Risorto , vincitore di ogni male, di ogni peccato, di ogni situazione sofferta. Lui, ristoro, refrigerio, bellezza, pace e gioia.
Non è poesia, è la realtà della nostra fede. Ce l’auguriamo in questa Pasqua 2019, diversa da quella dell’anno scorso. Ciascuno di noi ha fatto un pezzo di strada in più, ha vissuto gioie e dolori, è passato attraverso percorsi che non aveva immaginato. Gesù è risorto per ciascuno di noi e ci chiede di vivere da risorti, cioè IN PIEDI davanti a tutte le situazioni. IN PIEDI davanti al male. IN PIEDI davanti a tutte le tentazioni. IN PIEDI davanti a chi vuole far vacillare la nostra fede. IN PIEDI davanti a chi vuole farci prendere strade oscure. IN PIEDI, sempre IN PIEDI, nonostante tutto IN PIEDI, cioè vincitori, con lui IL VINCENTE.
Questa è la BUONA PASQUA che ci scambiamo, pregando gli uni per gli altri. Gèsù è risorto, come aveva detto. La promessa è compiuta e continua a compiersi attraverso di noi, piccoli, poveri e fragili, ma IN PIEDI grazie alla sua risurrezione. Allora potremo cantare l’ALLELUIA a più voci unendoci all’ALLELUIA di tutti i popoli della terra.Buona e santa Pasqua!
Vostra Delia
«Il segno spirituale dell’incendio della nostra chiesa madre è un immenso dolore. Che cosa ci vuole dire il Signore attraverso questa prova? Siamo davanti allo scandalo della morte, rivolti al mistero della risurrezione. La nostra speranza non sarà mai delusa perché non è fondata su edifici di pietra, che sono sempre da ricostruire, ma sul Risorto che resta per sempre. Noi abbiamo perso la bellezza del nostro portagioie, ma non abbiamo perso il gioiello che conteneva: il Cristo presente nella Parola e nel Corpo offerti per noi».
Riflettendo sul clamore che ha suscitato in tutto il mondo l’incendio, l’arcivescovo ha aggiunto:
«La distruzione della cattedrale ha suscitato un moto spontaneo di preghiera e generosità nel mondo intero e questo ci commuove. Notre-Dame è storicamente l’anima della Francia. È il simbolo della fede di un popolo che, anche quando lo dimentica, come diceva Lacordaire a Notre-Dame, è “il figlio prediletto della Chiesa”. Oltre a ricostruire le pietre, dovremo ricostruire la Chiesa tutt’intera attraverso la conversione del nostro cuore. “Va – dice il Signore a san Francesco d’Assisi – e ripara la mia Chiesa in rovina”».
monsignor Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi
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