Sabato 9 agosto ad ore 21.00 presso l'Aula Magna del Municipio di Predazzo Serata storica…
Molti di noi passano la vita con i piedi per terra, altri con la testa tra le nuvole, ma c’è anche chi ha i piedi sopra le nuvole… li chiamiamo Astronauti.
Venerdì 23 agosto alle 21, presso la sala “Aldo Moro” del centro servizi di Bellamonte, Pietro Zorzi, studente di ingegneria aerospaziale, presenta:
“L’uomo nello spazio: passato e futuro di un’avventura fuori dal mondo”.
Serata dedicata alla storia dell’esplorazione spaziale.
L’uomo ha conosciuto meglio l’Universo dopo l’invenzione del telescopio, ma soprattutto grazie alle sonde spaziali che sono stati lanciate a partire dal 1957.
Sono stati più di tremila i lanci da allora effettuati e un infinità di dati è giunto a terra, tanto che essi potrebbero riempire parecchie enciclopedie. Tutto ciò è stato reso possibile grazie allo sviluppo tecnologico dei razzi. All’inizio di questo secolo non era ancora possibile superare la forza di gravità terrestre poiché i razzi non avevano sufficiente potenza ed erano rimasti quasi uguali da quando erano stati inventati dai Cinesi molti secoli addietro.
Furono cosi Robert H. Goddard, Herman Oberth, Konstantin Tsiolkovsky e Wernher von Braun, quasi indipendentemente uno dall’altro, a sviluppare i nuovi razzi a combustibile liquido, costruiti a più stadi sovrapposti in modo tale che lo stadio vuoto di carburante veniva eliminato per dare possibilità al razzo di continuare la sua corsa senza pesi in eccedenza. Fino al 1957 era il razzo il maggior protagonista nello spazio, ma in quell’anno i russi lanciarono lo “Sputnik”: ebbe così inizio la corsa alla conquista dello spazio con protagonisti i satelliti artificiali.
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