L’inverno è arrivato con il suo bel manto bianco e la quantità di neve accumulata…
La neve al suolo è presente con continuità e con valori significativi mediamente a partire dagli 800-1000 m; gli spessori a 2000 m variano da 140 a 190 cm. In quota il manto è molto stratificato e generalmente presenta in profondità cristalli sfacettati e brina di fondo alternati a vecchie croste inglobate che fungono da piano di scivolamento; in superficie è presente neve fresca a debole coesione. Alle quote medie e basse il manto è più consolidato con gli strati più superficiali umidi o bagnati. Ad ogni quota ed esposizione sono comunque presenti vecchi e nuovi accumuli di neve ventata. A causa delle nuove nevicate e dell’aumento delle temperature, nelle ore più calde saranno probabili numerosi distacchi spontanei di piccole e medie dimensioni, specie sui pendii molto ripidi e riscaldati, esposti ai quadranti meridionali o in proissimità di zone rocciose. Distacchi provocati a lastroni saranno possibili su molti pendii ripidi anche con debole sovraccarico. La possibilità di movimentazione è limitata e richiede una buona capacità di valutazione locale. Punti pericolosiIn generale tutti i pendii molto ripidi con neve fresca e non ancora scaricati; in quota zone di accumulo come canali, avvallamenti e conche; zone in prossimità di creste e forcelle; durante il giorno pendii ripidi molto soleggiati, specie se con fondo scivoloso Ultima nevicata significativa: 26/02/2010 Ultimo episodio di vento forte: 26/02/2010 Val di Fassa: Otto sotto la valanga: salvi Sciavano fuori pista in Val Jumela, 5 denunciatiUna signora alla stazione d’arrivo dell’impianto di risalita vedendo che si dirigevano verso la neve fresca, li aveva anche avvisati in inglese del divieto di fuoripista segnalato peraltro in bell’evidenza dai cartelli. Per tutta risposta alcuni del gruppetto a cui l’invito a rimanere in pista era stato rivolto, le hanno sorriso ironici mentre lasciavano scivolare le punte dei loro sci verso il pendio di neve vergine, infischiandosene del rischio valanghe grado 3. Un sorriso durato una manciata di secondi, cancellato pochi istanti dopo dal terrore trasformatosi poi in lacrime di paura per il rischio corso. Otto turisti svedesi, cinque maggiorenni e tre minorenni (uno di 13 e due di 16 anni) nel primo pomeriggio di ieri sono stati travolti da una valanga da loro stessi provocata, staccatasi in val Jumela, sopra uno dei versanti che sovrasta le piste del Ciampac. Miracolosamente sono usciti tutti illesi dall’imponente massa nevosa che è andata ad arrestarsi su un vallo appositamente creato a ridosso della pista, ma per i maggiorenni oltre alla multa di 30 euro per non aver ottemperato al divieto, è giunta la denuncia penale ai sensi dell’articolo 449 codice penale. L’allarme valanga è scattato poco dopo mezzogiorno. Ad allertare i poliziotti ed i dipendenti degli impianti di risalita che prestano servizio sulle piste del Ciampac, sono stati degli sciatori testimoni oculari del distacco nevoso. Drammatiche le prime notizie comunicate via radio, che riferivano di 7-8 persone investite da valanga di 50 metri di fronte scivolata per circa 200 metri. Quando poliziotti e personale delle piste sono giunti sul luogo della valanga, cinque delle persone travolte erano già fuori dalla neve mentre altre tre erano ancora sotto. La loro ricerca fortunatamente è durata poco ed ha avuto esito positivo: seppur «spogliati» degli sci dall’irruenza del fiume di neve che li ha investiti, tutti e tre sono stati tratti sani e salvi dalla valanga. Appurato che nessuno dei coinvolti necessitava del benché minimo intervento di tipo sanitario, i poliziotti hanno accompagnato i miracolati in ufficio, dove tutti, ritrovandosi praticamente senza nemmeno un graffio, si sono sciolti in un pianto liberatorio, scossi dal rischio scampato. Ovviamente il particolare non ha impietosito gli agenti di polizia, i quali accertato che c’erano gli estremi per procedere ex articolo 449, hanno denunciato i cinque maggiorenni per condotta che ha creato pericolo per sé e per gli altri. L’episodio a lieto fine di ieri segue di pochi giorni la morte del giovane marchigiano travolto da una valanga in Paganella mentre cercava di recuperare lo snowboard perso salendo in seggiovia e le cinquanta multe elevate dai poliziotti sulle piste trentine nell’ultimo fine settimana.Immagini impressionanti che fanno capire la potenza devastante di una slavina. Sono state registrate con una telecamera amatoriale e diffuse dai carabinieri che stanno ora cercando di identificare i tre snowboarder che hanno provocato la valanga. Nel video si vedono i tre, noncuranti dei divieti, che vengono travolti durante un fuoripista sul Monte Cimone, nel modenese. Per fortuna se la cavano, ma ora i carabinieri di Fanano vogliono trovarli. [youtube Jd1JuWHLb6s] Video impressionante di un ragazzo con una webcam sul casco travolto da una valanga mentre faceva fuori pista in Alaska, nell’aprile 2008.La webcam continua a riprendere le immagini anche quando lo sciatore è sepolto sotto la neve fino a quando (dopo circa 4 minuti) i compagni lo trovano e lo liberano. Penso che non farò più fuori pista senza un’imbragatura e un segnalatore GPS! [youtube T98FYq8lS58] Da non fare mai!! [youtube C5KXt56jJGU]
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