Ieri sera a Canazei compito difficile per la giuria, scelta Arianna Iori. Otto candidate, tutte meritevoli,…
L’incoronazione della ‘figlia del Sol’, è avvenuta ieri sera a Varena in Valle di Fiemme. Camilla Canclini è stata scelta tra le 6 candidate in rappresentanza di altrettanti paesi di Fiemme e Fassa.
Compito difficile ieri sera a Varena (TN) per la giuria chiamata a scegliere la Soreghina 2017
Camilla Canclini di Moena ha ricevuto l’investitura dallo Scario della Magnifica Comunità Giacomo Boninsegna
Fa anche la cantante e sogna di diventare un giorno ambasciatrice e lavorare all’estero
Sei candidate e tutte con lunghi e significativi curricula. Il 4 settembre il prossimo evento Marcialonga
La leggenda racconta che la vita di Soreghina, la bella principessa che viveva sulle Dolomiti, dipendeva dalla luce del sole e che, pena la morte, ella doveva sempre addormentarsi prima di mezzanotte.
Ieri, poco prima di mezzanotte, proprio come un’altra suggestiva narrazione fiabesca, dopo una serata intensa e in una sala affollatissima a Varena (TN), la Marcialonga ha annunciato la “Soreghina 2017”, il volto gentile e sorridente che rappresenta in veste di ambasciatrice tutti gli eventi del brand Marcialonga, reso celebre dalla mitica maratona invernale con gli sci da fondo.
Camilla Canclini, 22 anni il prossimo 30 novembre, residente a Moena da dove partono la Marcialonga Skiing e la Running e da dove transita la Cycling, è stata scelta su una rosa di sei candidate, tutte vestite negli abiti tipici dei rispettivi paesi.
È stata una serata in cui lo charme della Marcialonga si è rafforzato con una incredibile partecipazione di gente delle due vallate di Fiemme e di Fassa, chi ad accompagnare le candidate e chi a trascorrere un momento di intrattenimento nella sala ‘Don Antonio Longo’.
Angelo Corradini, presidente della Marcialonga, ha di fatto aperto il momento clou con un breve intervento, rimarcando il gran lavoro dei volontari che hanno reso grande e possibile il successo della Marcialonga, complimentandosi con le sei candidate per i curriculm che ogni anno si fanno sempre più interessanti ed importanti. “Le sei ragazze di questa edizione – ha detto Corradini – hanno tutte avuto esperienze nel settore alberghiero, che è uno dei temi trainanti dell’economia delle due vallate, tutte hanno conoscenze di più lingue, sono sportive ed hanno avuto esperienze nel mondo del volontariato”. Questi i punti fondamentali su cui si basano le scelte della giuria, con la bellezza che non passa ovviamente in secondo piano. La Soreghina non è una miss, ma l’autentica ambasciatrice dei valori e del successo di Marcialonga.
Saluto d’obbligo anche quello del sindaco di Varena, Paride Gianmoena, che ha esternato l’orgoglio della comunità di Varena di ospitare la serata, quindi prima che la platea conoscesse da vicino le candidate c’è stato anche il saluto e l’incoraggiamento alle sei ragazze da parte di Gessica Defrancesco: la Soreghina ‘uscente’ con un pizzico di commozione ha ricordato le belle esperienze vissute nell’annata trascorsa con la ambita fascia di reginetta della Marcialonga. Ha parlato di esperienza indimenticabile e di un arricchimento personale dai valori davvero importanti.
Poi sul palco sono sfilate le candidate, in ordine alfabetico, con Camilla Canclini di Moena, Maria Elena Ciresa di Carano, Margherita Corso di Cavalese, Noemi Defrancesco di Varena, accolta ovviamente da uno scrosciante applauso dalla gente del suo paese, Maria Partel di Ziano e Ludovica Piazzi di Predazzo.
Dunque grande impegno della giuria, composta dal presidente Corradini, dallo Scario della Magnifica Comunità Giacomo Boninsegna, dal sindaco Gianmoena, dal rappresentante di ITAS Alan Barbolini, dal Presidente dell’APT di Fiemme Renato Dellagiacoma, dal Vice-Presidente dell’APT di Fassa Davide Moser e dalla collaboratrice della stampa locale Stefania Monsorno.
Nelle varie interviste sono emerse le peculiarità e le esperienze delle sei ragazze. Ha fatto evidentemente centro la presentazione di Camilla Canclini, che alla platea ha raccontato che sta per concludere il corso di laurea in Mediazione Linguistica e Culturale all’università di Padova e di aver avuto esperienze lavorative come animatrice e nel settore alberghiero. Ha aggiunto di avere due passioni, cantare e fare sport, e il suo sogno sarebbe quello di lavorare all’estero, magari nel ruolo di ambasciatrice.
Ad allietare la serata tra presentazioni, battute e annunci c’era il coro Val Lubie, che tra le varie interpretazioni si è esibito in una prima assoluta con “La Soreghina”, performance ovviamente applauditissima visto il contesto.
Spazio anche ad un gruppo di nove giovani musicisti della banda di Cavalese che hanno intrattenuto il pubblico con diversi brani, ma l’attenzione era tutta per il finale, quando è stata annunciata la Soreghina 2017. Applausi a go-go dunque per Camilla Canclini, alla quale è stata consegnata da Giacomo Boninsegna la fascia di Soreghina ed il prezioso collier offerto dalla Magnifica Comunità di Fiemme, mentre Alan Barbolini a nome di ITAS Assicurazioni ha consegnato il premio in denaro.
Foto di rito con le altre cinque candidate, adornate con i bellissimi mazzi di fiori offerti dalla Fioreria Brigadoi e quindi intervista anche alla “eletta” che nei propri obbiettivi professionali ha anche il ruolo di ambasciatrice, ma non solo quello di Marcialonga: “Soreghina rock? Si, questa definizione mi piace molto, visto che adoro cantare. Spero di riuscire ad interpretare al meglio lo spirito della Soreghina e di portare avanti quello che ha fatto Gessica l’anno scorso in maniera eccellente. Ho preso questo concorso come una sfida, lanciata da mio padre. Mi ha detto ‘Perché non provi? Mi renderesti orgoglioso’, quindi ho deciso di mettermi in gioco, mi sono detta perché no? Ho sempre seguito la Marcialonga fin da piccola, non costa niente provare.
Questa sera sono qui e mi è andata bene, sono molto felice. Ora sto terminando gli studi a Padova, poi mi piacerebbe svolgere attività all’estero presso qualche ambasciata”. In chiusura doverose battute finali da parte del presidente della Marcialonga, Angelo Corradini: “È davvero un piacere a livello personale vedere queste ragazze delle nostre valli così istruite, così vivaci, così disponibili a mettersi in gioco e a correre anche qualche rischio, perché farsi vedere in pubblico e poi magari non vincere potrebbe essere una delusione: tutto questo è indice di motivazioni importanti.
Per quanto riguarda l’inverno, Marcialonga 2017 si presenta nel migliore dei modi: abbiamo praticamente chiuso le iscrizioni e raggiunto il limite massimo, a parte il primo gruppo che arriva come si sa l’ultimo mese. Anche qualitativamente avremo un sacco di personaggi, speriamo ci sia tanta neve. Noi comunque ce la metteremo tutta perché siamo coscienti dell’importanza, soprattutto mediatica ma anche economica, che la nostra manifestazione nata quasi per gioco ha portato alle nostre valli e al Trentino.
Non parlo naturalmente solo di Marcialonga invernale ma anche di Marcialonga Cycling Craft e Marcialonga Running Coop e di tutte le altre manifestazioni di contorno, la Mini, la Story, la Stars e non per ultima questa bella serata. Ancora complimenti alla neo eletta Soreghina”.
Appuntamento dunque alla prima domenica di settembre, quando Camilla Canclini esordirà incoronando il vincitore e la vincitrice della Marcialonga Running Coop.
Nel meraviglioso scenario naturale delle Dolomiti nasce l’antica leggenda di Soreghina la figlia del Sol.
Soreghina era una principessa la cui vita dipendeva dalla luce del sole; era costretta, secondo una profezia, di notte o nei giorni di cattivo tempo e senza la luce del sole, a dormire per non morire; ella sarebbe morta all’istante se fosse rimasta sveglia al buio.
Un giorno mentre Soreghina si trovava in mezzo ai prati trovò disteso a terra un giovane privo di sensi e gli fu prestato soccorso. Questo giovane era un valoroso guerriero chiamato Occhio della Notte, scacciato dal regno dei Fanes perché, innamorato della principessa Dolasilla, aveva osato chiederne la mano al Re. Nella sua fuga precipitò da una rupe sopra la Val di Fassa.
Durante il periodo delle cure prestate da Soreghina; i due giovani s’innamorarono, si sposarono e conducevano una vita felice. Soreghina abitava con Occhio della Notte in una capanna di legno, situata nel punto più soleggiato di una radura di fronte al monte Vernèl. I giorni felici, però, trascorsero veloci ed ecco arrivare l’autunno con le prime nebbie e nevi sulle cime. Nel pomeriggio di una fredda giornata giunse alla casa degli sposi un guerriero straniero, amico di Occhio della Notte. I due uomini parlarono a lungo in disparte e Soreghina fu presa dalla curiosità di ascoltare i loro discorsi. Così si avvicinò alla porta della loro stanza e sentì le parole che sottovoce Occhio della Notte rivolgeva all’amico: egli si sentiva legato a Soreghina da devota ed eterna riconoscenza, ma portava sempre indelebile nel cuore l’immagine della principessa Dolasilla.
L’amico se ne andò quando era già notte ed Occhio della Notte cominciò ad essere preso dal rimorso per il suo sentimento nascosto, un tradimento verso la dolce Soreghina. Allora, pentito della sua mancanza di lealtà, volle andare a vedere la sposa che sicuramente dormiva profondamente, come sempre, nel cuore della notte. Aprì la porta, e Soreghina, che si era appoggiata per ascoltare senza curarsi del passare del tempo, gli cadde tra le braccia senza vita. Era, infatti, giunto il buio della notte che aveva sorpreso Soreghina ancora sveglia; inesorabile la profezia si era avverata. A nulla valsero le grida di dolore di Occhio della Notte che le chiedeva disperatamente perdono.
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