Questa sera nuova puntata su Italia 1 con Denise Dellagiacoma che ci presenterà nella trasmissione…
CAVALESE – È tornato sabato scorso da Harbin, in Cina, dove ha partecipato, per la squadra italiana, alle Universiadi invernali, che hanno celebrato la ventiquattresima edizione. Una trasferta sicuramente positiva, che ha visto Paolo Bacchini , il forte pattinatore artistico di Cavalese, conquistare la sesta piazza, ad appena cinque punti dal podio. Due anni fa, alle Universiadi di Torino, era giunto decimo. Nella prima gara di sabato 21 febbraio, Bacchini ha eseguito un programma praticamente perfetto, senza sbavature, al punto di ottenere il terzo posto provvisorio. «Un risultato inatteso – confessa, rivedendo ancora la propria impeccabile prestazione -. Quando la musica del mio programma si è fermata, tutto lo stadio (15.000 persone) ha cominciato ad applaudire. Un’emozione unica, che mi rimarrà per sempre nel cuore. È stata la ricompensa per i tanti sacrifici fatti e per i duri allenamenti portati a termine». Il giorno dopo, domenica 22, Bacchini è sceso in pista nell’ultimo gruppo, quello dei migliori (un po’ come succede nella seconda manche dello sci alpino), ha fatto bene la prima parte del programma, poi purtroppo un errore nella seconda combinazione triplo/triplo gli ha fatto perdere il ritmo, portandolo a commettere un’altra sbavatura nel triplo seguente. «Purtroppo – sottolinea con un pizzico di rammarico – a questi livelli ogni piccolo errore si paga caro e io l’ho pagato chiudendo la gara con il senso posto finale. Prima di partire per la Cina, avrei firmato per quel piazzamento, ma ora un po’ mi brucia, anche se mi convince di essere diventato davvero competitivo anche in campo internazionale. Tutto il lavoro svolto a Cavalese con la mia insegnante Joanna Szczypa e a Ginevra con Peter Gruetter inizia a dare i suoi frutti. E questo rappresenta per me un enorme stimolo a continuare e a chiedere a me stesso sempre di più». M.F.
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