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Il Brennero è la porta principale attraverso l’Europa. Da qui ogni anno passa il 40 per cento di tutto l’import-export italiano. Il comandante della Polizia Austriaca Helmut Tomac ammette: «Purtroppo rischieremo dei rallentamenti sul territorio italiano durante i picchi di traffico».
Controlli in strada e sui treni già in territorio altoatesino. La recinzione sarà alta 4 metri e lunga 370. La vecchia dogana tornerà in funzione.
Per sette volte nel giro di un’ora, il comandante della polizia tirolese Tomac ribadisce il concetto: «Dipenderà dall’Italia. Noi pianteremo i pali della recinzione in ogni caso. Volevamo iniziare i lavori già oggi, e cominceremo comunque presto.
Ma se la collaborazione con l’Italia funzionerà, se sarà una collaborazione perfetta, allora non sarà obbligatorio proseguire la costruzione della barriera. Diciamo che il nostro è un piano preventivo: dipende dalle risposte che avremo». Raramente si era assistito a una conferenza stampa in cui i bravi e quelli meno diligenti – cioè gli italiani – erano indicati con tanta precisione.
L’Austria non accusa nessuno formalmente. Ma certo, quello che ha annunciato ieri davanti ai giornalisti convocati nel primo autogrill austriaco dopo il Brennero, assomiglia a una specie di avvertimento. Ci sono alcuni aspetti del piano per il controllo delle frontiere che non sono negoziabili. Manderanno 250 agenti a presidiare questo confine. «Mentre i militari saranno impiegati nelle seconde file, pronti eventualmente a intervenire», precisa sempre Tomac. E dunque: poliziotti e militari. Controlli sulla direttrice da Sud a Nord, cioè dall’Italia verso l’Austria. Tutte le vie verranno presidiate: quella ferroviaria, la statale e l’autostrada.
La vecchia dogana, ora occupata da un outlet di abbigliamento, verrà riconvertita alla sua funzione originaria. In corrispondenza del confine, compariranno dei container per l’identificazione dei migranti. In tutta la zona verrà introdotto l’obbligo di viaggiare a 30 chilometri all’ora. Per consentire agli agenti di guardare dentro ogni veicolo. E fare anche dei controlli con i raggi infrarossi sui camion, in modo da individuare carichi sospetti. Tutto questo non è in discussione. È già stato deciso. Dipende dall’Italia, invece, se l’Austria attuerà altre due misure.
La prima è la costruzione completa della barriera a cui faceva riferimento il comandante Tomac. Sarà lunga 370 metri ed alta quattro. «Niente filo spianto, solo reti» precisa Erich Letternbichler il capo della polizia per i migranti. È la recinzione di cui presto pianteranno i pilastri sui prati e verso il bosco, fino a dove la montagna diventa impervia. «Perché dobbiamo controllare chi eventualmente tentasse di passare il confine a piedi».
Finiranno i lavori – questo è il punto – se l’Italia non dovesse concedere agli austriaci la possibilità di controllare i treni già a Fortezza, all’imbocco della Val Pusteria, a 35 chilometri dal confine. Altrimenti – spiegano – oltre alla barriera istituiranno anche una fermata ferroviaria obbligatoria a Steinach: per controllare ogni singolo vagone. «Ci rendiamo conto che questa decisione comporterebbe un ritardo per tutte le destinazioni», dice il comandate Tomac. L’Austria vuole «una zona di cuscinetto» anche a Bolzano. Insomma, vuole fare i controlli in Italia, in anticipo sulla frontiera, evidentemente non fidandosi.
Questa è la linea. Così come è stata più volte annunciata anche da Norbert Hofer, candidato di estrema destra alle presidenziali, uscito nettamente in testa dal primo turno: «Dobbiamo fermare l’ondata dei migranti. Dobbiamo mettere in sicurezza i confini nazionali».
Il muro al Brennero che dovrebbe diventare operativo entro fine maggio prevede una rete di 370 metri da utilizzare solo in caso di bisogno, lo schieramento di 250 poliziotti e dell’esercito. Anche i soldati saranno inviati solo se necessario. Dura la reazione dell’Italia contro la misura che avrà ripercussioni pesanti sull’autotrasporto. Renzi attacca: “La barriera va sfacciatamente contro le regole europee, contro la storia e contro ogni logica”.
La polizia tirolese ha chiarito le modalità con cui verranno effettuati i controlli.
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