Il ministero dei trasporti unifica le Ordinanze Pneumatici Invernali 2014 indicando come periodo “unico” 15 Novembre…
La vita sociale è permessa, ma non distanti almeno un metro: è questa una delle modalità anti-assembramento presente nel nuovo Decreto del presidente del Consiglio ufficialmente operativo in tutta Italia per il contenimento del coronavirus. Vicenza rientra nella zona gialla e possiamo andare nei luoghi pubblici ma dobbiamo mantenerci a distanza. Almeno un metro tra una persona e l’altra sia seduti che in piedi, all’interno dei locali come bar e ristoranti, negozi, cabinovie. Inoltre capienza limitata per mantenere la distanza di sicurezza. Cinema e scuole sono chiuse fino all’8 marzo in Veneto. I musei sono aperti ma possono entrare massimo 20 persone. Ingressi contingentati anche alla Basilica di Monte Berico. Poche persone alla volta anche negli uffici pubblici.
La parola d’ordine in questi giorni è droplet e significa che bisogna tenersi alla giusta distanza affinché le «goccioline di saliva» che disperdiamo nell’aria, starnutendo e tossendo, ma anche soltanto parlando, non arrivino agli altri.
Per droplet si intende la modalità di trasmissione di un virus, compreso il nuovo Sars-CoV-2, attraverso gocce di acqua che trasmettono i germi nell’aria quando la fonte e il paziente sono vicini.
Le nuove norme
Il meccanismo del “droplet”
Il meccanismo portante del Decreto, comunque, è il cosiddetto principio del “droplet”: dall’inglese, letteralmente, “gocciolina”. E’ il principio secondo cui le gocce di saliva, potenzialmente infette, si disperdono nell’aria e quando la distanza tra le persone supera il metro non fanno danni. L’efficacia del “sistema” è ovviamente esponenziale alla distanza: a 2 metri tra una persona e l’altra il contagio è pressoché impossibile.
Come funziona
I nuovi decreti dello Stato permettono l’assembramento purché a distanza controllata. Quindi per la “formula” del droplet, che sia al ristorante o in chiesa tutto è concesso, ma a distanza di almeno un metro. Nelle prossime ore si dovrà comunque fare chiarezza su chi dovrebbe controllare l’applicazione della misura: non esistono forze così numerose per un controllo capillare, soprattutto in un momento di emergenza come questo.
INFORMAZIONI SUL COMPORTAMENTO DA TENERE ED EVENTUALI SINTOMI
Il medico che ha stilato questa guida sul Coronavirus ha lavorato all’ospedale di Shenzhen (provincia del Guangdong, Cina)
1. Se hai il naso che cola, hai un raffreddore comune
2. La polmonite Coronavirus è una tosse secca senza naso che cola.
3. Questo nuovo virus non è resistente al calore e verrà ucciso da una temperatura di soli 26/27 gradi. Odia il sole.
4. Se qualcuno starnutisce con il virus, ci vogliono circa 3 metri (10 piedi) prima di scendere a terra.
5. Se scende su una superficie metallica vivrà per almeno 12 ore - quindi se entri in contatto con qualsiasi superficie metallica – lavati le mani il prima possibile con un sapone antibatterico.
6. Sul tessuto può sopravvivere per 6-12 ore. normale detergente per il bucato lo ucciderà.
7. Bere acqua calda è efficace per tutti i virus. Cerca di non bere liquidi con il ghiaccio.
8. Lava spesso le mani perché il virus può vivere sulle tue mani solo per 5-10 minuti, ma – molte cose possono accadere in quel periodo – puoi accarezzare gli occhi, scegliere il naso involontariamente e così via.
9. Dovresti anche gargarismi come prevenzione. Basta una semplice soluzione di sale in acqua calda.
10. Non posso sottolineare abbastanza - bevi tanta acqua!
1. Prima infetterà la gola, quindi avrai mal di gola per 3/4 giorni
2. Il virus poi si fonde in un fluido nasale che entra nella trachea e poi nei polmoni, causando polmonite. Ci vogliono circa 5/6 giorni in più.
3. Con la polmonite arriva febbre alta e difficoltà a respirare.
4. La congestione nasale non è come il tipo normale. Ti senti come se stessi annegando. E ‘ imperativo poi cercare immediata attenzione.
Peter Lee Goodchild (fonte)
Alla base della valutazione per individuare i casi meritevoli di approfondimento da parte degli operatori di Apss ci sono due criteri: quello clinico (presenza di sintomi respiratori) e quello epidemiologico (il contatto stretto con casi di Coronavirus o la permanenza nelle zone rosse dove si è sviluppato un focolaio). Sulla base di queste opzioni il chatbot analizza quindi le informazioni fornite dal cittadino (in maniera completamente anonima) e secondo algoritmi validati propone il comportamento più utile da adottare.
Nel porre le varie domande il chatbot ricorda sempre come, per chi teme questa infezione, sia consigliato chiamare il proprio medico prima di recarsi nell’ambulatorio, e rinnova le norme igieniche da seguire per prevenire la diffusione del virus.
Il chatbot non sostituisce ovviamente il parere di un professionista: in caso di dubbi i cittadini sono invitati a chiamare il proprio medico o il numero verde 800 867 388 attivo in Trentino dalle 8 alle 20 per avere informazioni aggiornate su Covid-19.
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