Gianfranco Vianello, vi attende anche quest'anno nella piazza di Predazzo nel suo piccolo laboratorio d'arte…
Due generazioni differenti. Due stili diversi. Uno scultore, l’altro pittore. Ciò che li accomuna sono le montagne, da cui traggono la materia prima per le loro opere.
Il legno da cui scolpire per Roberto Boninsegna.
Le vette e i paesaggi da dipingere per Franco Vianello. “Dai boschi alle cime” è un’esposizione che unisce due artisti che in comune hanno davvero poco, ma che hanno deciso di mettere a disposizione la loro diversità per una mostra dedicata ai Mondiali di sci nordico. Non tanto per il tema delle opere che non è quello sportivo, bensì per il richiamo alla bellezza dei paesaggi, alla storia, alla tradizione della valle che questi Mondiali ospita.
La mostra, allestita nella sala rosa del municipio a Predazzo, sarà inaugurata il 16 febbraio alle 17.30 e rimarrà aperta fino al 3 marzo.
Molto diversi i percorsi dei due artisti. Roberto Boninsegna, 29 anni di Predazzo, dopo il diploma in Maestro d’arte ha aperto un laboratorio dove realizza sculture d’arte sacra e profana, con richiami alla tradizione e uno sguardo all’innovazione.
Franco Vianello, 69 anni, è un autodidatta con alle spalle una lunga carriera, numerose mostre personali e quadri venduti a collezionisti privati provenienti anche da Giappone e Nuova Zelanda.
In onore a una competizione sportiva che unisce le Nazioni, Vianello e Boninsegna hanno deciso di proporre in un’unica mostra due espressioni differenti dello stesso linguaggio, quello dell’arte.
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