Con la primavera 2013 si concluderà il progetto “I Luoghi della Sobrietà” promosso dalla biblioteca…
20 marzo 2015 eclissi totale di sole, parzialmente visibile anche dall’Italia, che darà il benvenuto alla primavera. Non a caso si è già guadagnata il soprannome di “eclissi dell’equinozio”.
L’eclissi sarà totale nell’Atlantico settentrionale, nelle Isole Faeroer e nelle Isole Svalbard ma sarà osservabile in Islanda, Europa, Africa settentrionale, Asia settentrionale.
Nelle Valli di Fiemme e Fassa la percentuale di oscuramento del sole sarà del 64.4% ad iniziare dalle ore 9.28 fino alle 10.36
Come sappiamo, l’eclissi di sole si verifica quando la nostra stella, la luna e la Terra si trovano perfettamente allineate come mostra l’immagine seguente:
Anche se la luce del sole sarà in parte nascosta dalla Luna, non si dovrà mai osservare il sole direttamente, senza protezioni.
Più fortunati gli abitanti dei paesi che si affacciano nella parte più settentrionale dell’Oceano Atlantico, come le Isole Faeroer e le Isole Svalbard ma anche Islanda, paesi scandinavi e in generale Europa e Asia settentrionale.
Occorre tenere presente che più ci si trova a nord maggiore sarà l’oscuramento del sole, come ha spiegato Giuseppe Petricca secondo cui le differenze saranno evidenti anche in Italia. Se a Catania la percentuale di copertura sarà circa del 40%, gli abitanti di Milano vedranno il sole oscurarsi per il 65%.
Per quanto riguarda l’eclissi parziale, si va dal 25% del Nord Africa al 75% della Francia e dei paesi scandinavi.
L’eclissi dell’equinozio di primavera raggiungerà il picco attorno alle 10.30 ma quest’orario sarà leggermente diverso in base alla località da cui si osserva il cielo. La tabella che segue mostra ora di inizio, picco e fine dell’eclissi nelle principali città italiane.
Tabella: Petricca
Un evento molto atteso, ma è bene sapere che non bisogna assolutamente guardare il sole senza protezioni adeguate. Non bastano gli occhiali da sole né i negativi fotografici. “Per osservare direttamente un’eclissi di Sole dovete essere sicuri di usare il filtro giusto. Anche se un filtro sembra oscurare quasi tutta la luce visibile del Sole, questo non significa che blocchi tutte le radiazioni infrarosse e ultraviolette, che possono essere dannose per l’occhio anche se l’esposizione è molto breve. Un filtro appropriato lascia passare solo lo 0.003 % della luce solare visibile e lo 0.5 % della radiazione infrarossa: tutti gli altri sono sconsigliati” spiegano gli esperti.
Bene gli occhiali da saldatore con un indice di protezione 14 e i filtri in Mylar, utilizzabili anche da chi usa un telescopio o una macchina fotografica.
Sono molti i metodi diffusi nella cultura popolare per osservare un’eclissi, ma sfortunatamente sono pochi quelli che veramente offrono una seria garanzia di salute all’occhio. Tra quelli inefficaci vale la pena ricordare il vetro affumicato con una candela, indossare uno o più paia di occhiali da sole, guardare attraverso pellicole fotografiche o radiografie (le uniche pellicole fotografiche che davvero garantiscono la protezione sono quelle in bianco e nero che però prima dell’uso vanno esposte alla luce e sviluppate alla massima densità). Il Sole va osservato e fotografato utilizzando appositi filtri specifici o grazie all’uso di occhiali da saldatore con indice di protezione 14, reperibili nella maggior parte dei negozi di ferramenta.
Il rischio di fotografare l’eclissi solare senza alcuna precauzione è altissimo. La retina si può danneggiare irreversibilmente causando gravi danni agli occhi
Un’esposizione prolungata dell’occhio alla luce solare può causare infatti quella che viene definita cecità da eclissi o maculopatia solare. In pratica la radiazione solare va a colpire e danneggiare i fotorecettori, vale a dire i neuroni specializzati che si trovano sulla retina deputati a «tradurre» lo stimolo luminoso in informazioni per il cervello. Negli esseri umani esistono due tipi di fotorecettori: i coni e i bastoncelli. Il pericolo è dato anche dal fatto che i danni alla retina avvengono senza alcuna sensazione dolorosa e che gli effetti sulla vista vengono avvertiti diverse ore dopo che il danno è stato provocato, mentre in principio si avverte solamente una sensazione di abbagliamento.
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Francesco
20 marzo 2015 at 10:24
https://twitter.com/_pirosoft/status/578847853700870144/photo/1 Per vedere l’eclissi usate il vostro smartphone o tablet se non avete protezioni!