Fermate l’eliski sulla Marmolada

Da il 3 aprile 2011

Se cercate la pace, non cercatela in Marmolada. Così dicono gli scialpinisti che spesso, arrivati in cima, devono convivere con gli elicotteri che fanno «avanti e indietro» con il loro carico di turisti. L’ultimo episodio segnalato è del 23 marzo scorso.

«Assieme ad alcuni amici – racconta Dario Zuccarelli – sono salito con sci e pelli di foca dalla parte trentina, sulla Punta Rocca della Marmolada. Gli elicotteri, con cadenza di 5-10 minuti, portavano sulla cima frotte di sciatori. Atterravano, stavano là un minuto e poi ripartivano».

Ed è ancora polemica sui voli. La legge provinciale vieta l’eliturismo e l’eliski, ma – obiettano i titolari dell’azienda di trasporti in elicottero – la Marmolada è anche veneta e là non c’è alcun divieto di volo e atterraggio.

Legittimo quindi il trasporto di persone su quella montagna, patrimonio ambientale? Così si difendono i proprietari dell’azienda Elikos, di Selva di Val Gardena: «Ci siamo autoregolamentati: evitiamo le punte più selvagge della montagna». A parlare è Marco Kostner che, assieme al fratello Gabriel, gestisce l’impresa. A chi gli fa notare che i rotori certo non migliorano la qualità della vita in quota, risponde che «si va da una zona molto frequentata, Passo Gardena, ad una altrettanto frequentata, Punta Rocca». «Le lamentele degli scialpinisti – aggiunge – non sono giustificate».

L’Adige

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