La comunità di Fiemme ha risposto compatta con più di 600 persone presenti al concerto…
Perchè un concerto martedi 5 gennaio ad ore 21 al Palafiemme di Cavalese?
Perchè l’arte è anche l’espressione della gente comune per farsi sentire ed è impossibile non indignarsi quando, da 40 giorni, le donne di Fiemme e Fassa si ritrovano nell’incertezza più assoluta, sperando di partorire in orario diurno a Cavalese o di aver un travaglio si più di un’ora e trenta per arrivare in tempo a Trento o Bolzano mentre i vertici dell’Azienda Sanitaria continuano a dire che “non ci sono criticità!”.
Spiegatelo alla signora di Fiemme che si è trovata in pieno travaglio nel rumore, il freddo, l’incertezza e la violenza di un’evacuazione notturna forzata dopo che, per tutta la vita, ha sognato quel momento nella sicurezza, l’attenzione e la tranquillità del Punto Nascita di Cavalese. Spiegatele perchè si è ritrovata su un elicottero che è sinonimo dell’urgenza, del pericolo, dell’incertezza di arrivare in tempo, della speranza che non scenda la nebbia (domenica 3 gennaio per tutt’altro reparto, l’elicottero chiamato d’urgenza si è posato a Cavalese per poi lasciare a terra sia il paziente che l’equipe medica proprio a causa della nebbia frequente in questo periodo dell’anno).
E tutto ciò per atterrare in un ospedale di città performante grazie all’eccellente personale, ma talmente sovraffollato da non lasciare spazio al benessere della partoriente, da lasciare senza cibo una signora reduce da un taglio cesareo per 24 ore, da non permettere alle degenti loro di riposare perchè 4 neo mamme in una stanza significa un via vai di parenti, amici e l’impossibilità di chiedere aiuto per l’allattamento, perchè il personale sarebbe disponibile, affabile, competente, ma è sotto pressione altrove anche se il campanello continua a suonare… e quando il personale appare è per “proporre” alla mamma di lasciarsi dimettere dopo sole 48 ore, perchè c’è bisogno di letti e poco importa se non sa come gestire il neonato… spiegate a queste mamme, a queste famiglie che queste non sono criticità.
Per questi motivi, che sono solo una parte dei disagi e delle criticità incorse dalle famiglie di Fiemme, ci sembra urgente ribattere pubblicamente e, sapendo che i tempi per normalizzare la situazione non saranno inferiori ai 2/3 mesi, sottolineare come tutto ciò non sia la conseguenza di eventi sfortunati e imprevedibili, ma di una serie di errori che hanno progressivamente smontato un dispositivo performante voluto e attuato anche grazie al dott. Pedrotti che in questo settore ha fatto scuola ed ha attirato il plauso di mezza Europa.
Ci pare opportuno sottolineare che le evoluzioni positive poste in essere dal 25 novembre debbano essere considerati alla luce dell’involuzione strutturale che gli stessi dirigenti e politici non sono riusciti ad evitare pur avendone avuto il tempo e i mezzi se si considera che la norma sulle 11 ore è conosciuta dagli addetti ai lavori dal 2003 e, per i più distratti, da ottobre 2014.
L’ex assessore Borgonovo Re ha affermato che non sapeva nulla della legge sulle 11 ore di riposo, e qui, per la gente delle Valli che non accetta a priori di chiudere gli occhi sugli episodi di mal governo provinciale, si aprono due possibilità : le crediamo, ma allora significa che non stava facendo bene il suo lavoro quando era in carica oppure non le crediamo e ciò significa che non sta svolgendo correttamente il suo attuale lavoro di Consigliera Provinciale.
Il concerto di questo martedì sera ad ore 21 al Palafiemme di Cavalese, realizzato con la collaborazione del Comune di Cavalese è stato prontamente proposto dal gruppo “Flamings” per aiutare “Parto per Fiemme” a mantenere viva l’attenzione e avrà come obbiettivo, attraverso modalità fra il serio e il faceto, di informare la popolazione delle evoluzioni e delle criticità reali legate particolarmente al Punto Nascita di Fiemme mantenendo una pressione sufficiente sul Consiglio Provinciale di Trento per non doverci ritrovare, fra un anno, in situazioni simili, esattamente come successe un anno fa con la mancata sostituzione della Primaria di Ostetricia.
La presentazione in tempi brevi del progetto pilota a Roma, l’assunzione dei medici e il ritorno alle 24 ore 7 giorni su 7 per le cure urgenti e per il Parto a Cavalese, compatibilmente con l’iter amministrativo ormai inevitabile, saranno le condizioni sine qua non per evitare l’organizzazione di un “Manifestiamoci a Trento” che, vogliamo credere, non sarà necessario.
Ci saremo, CONTATECI!
Cordialmente, rimango a disposizione per qualsiasi informazione complementare.
Alessandro Arici, il direttivo di “Parto per Fiemme” e le centinaia di Valligiani aderenti al progetto.
Responsabile www.partoperfiemme.com
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