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VALLE DI FIEMME – Il presidente più dodici consiglieri delle liste di Raffaele Zancanella , quattro posti alle liste di Walter Cappelletto , due a quelle di Luca Moser . Rimangono escluse la lista della Lega Nord e quella ambientalista (Impegno per Fiemme) guidata da Luigi Casanova , il quale, anche nell’ultimo messaggio agli elettori, annunciando la volontà di non votare per alcuno dei due candidati presidente, ha denunciato la mancanza di un vero e proprio disegno politico/amministrativo organico alle vere esigenze della valle, nel campo dell’economia, del sociale, delle politiche del lavoro e dei servizi. Mancheranno due voci importanti e questo non può che impoverire il futuro dibattito. Per le due liste di Zancanella entrano in assemblea (in ordine di preferenze) Giorgio Ciresa, Nicolò Tonini, Gianpietro De Zolt, Oscar Santuliana, Emanuela Felicetti, Sergio Facchin, Giuseppe Sieff, Gustavo Giacomuzzi, Claudio Comini, Ruggero Vanzetta e Valerio Dagostin . Con Cappelletto, siederanno sui banchi dell’assemblea Lorenzo Costa , suo ex assessore comunale nella prima parte della precedente legislatura, Luca Tomasini , votatissimo a Capriana e Valfloriana, e Stefania Defrancesco , la donna eletta nella civica di Cappelletto con 85 preferenze. Infine, assieme a Luca Moser, entra in assemblea Mario Rizzoli , presente ieri mattina alla festa e che era stato uno dei primi a ribadire la opportunità di sostenere Zancanella al ballottaggio. Il 24 ottobre ha ottenuto ben 180 voti di preferenza. Naturalmente, siederanno in assemblea anche gli undici sindaci di Fiemme ed il loro peso potrebbe rivelarsi decisivo per le future scelte strategiche, specialmente se troveranno nel collegio dei sindaci della valle posizioni condivise. Passata la sbornia elettorale, e in attesa che inizi quella relativa ai nuovi organi amministrativi della Magnifica (le elezioni si terranno domenica 12 dicembre e le liste vanno depositate entro venerdì 12 novembre), bisognerà cominciare a confrontarsi con i problemi. Qui inizia la fase più difficile.
Le prime parole di Zancanella. «Ringrazio le candidate ed i candidati che hanno vissuto con me questa straordinaria esperienza, al di là di ogni considerazione politico/amministrativa, per l’umanità e l’entusiasmo con i quali il gruppo ha lavorato. Ho trovato soprattutto degli amici, che mi hanno sostenuto nei momenti difficili, operando con volontà e trasparenza per il bene di Fiemme. Mi rendo conto che la gratitudine porta con sé anche una grande responsabilità. Farò tutto il possibile perché possa essere espressa nei fatti. Un grazie va anche agli elettori di Fiemme, che hanno saputo resistere alle lusinghe ed alle facili promesse ed hanno espresso il loro sentire di veri Fiemmazzi, legati alla loro tradizione secolare e ad una storia di prima grandezza, che ha radici profondi nella nostra terra». «La vittoria di domenica – ha proseguito Zancanella – non è né mia né delle mie liste, ma della popolazione di Fiemme, che ha trovato in noi lo strumento ideale per arrivare al successo. Di questo, tutti noi dobbiamo essere orgogliosi, nella consapevolezza che abbiamo scritto una pagina di storia, non contro qualcuno, ma per noi e per le generazioni che verranno, alla ricerca di un nuovo equilibrio umano, politico e sociale. Un popolo non può fondarsi sui vantaggi che un’amministrazione dà, ma sugli ideali che sono alla base di ogni intervento.
l’Adige
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