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La storia di Iginio Straffi, creatore del celebre cartone; un giovane-adulto visionario e concreto, che crede in Dio e nei (suoi) sogni colorati.
le Winx, 6 fatine dal carattere l’una diverso dall’altra, che comunicano sentimenti positivi di amicizia, famiglia, onestà.
Straffi, che tiene molto al fatto che le sue creature siano portatrici di valori sani, spiega la storia di un cartone che piace ai piccoli e rassicura i grandi e racconta la sua storia di giovane-adulto visionario e concreto, che crede in Dio e nei (suoi) sogni colorati, la storia di un successo commerciale che non ha bisogno di violenza e idiozie.
E’ stato protagonista della puntata di A Sua immagine di sabato 28 marzo, in onda su Raiuno alle 17.10, è Iginio Straffi, il Walt Disney italiano.
Autori e produttori del Winx Club hanno presentato alla stampa le novità della quarta stagione della serie, al via il 15 Aprile ed in onda ogni lunedì, mercoledì e venerdì sul secondo canale Rai.
A cinque anni dalla prima messa in onda, nel gennaio 2004, il successo delle Winx non sembra destinato a ridimensionarsi. Le sei fatine italiane, protagoniste non soltanto della serie televisiva, ma anche (e ormai soprattutto) di un’agguerrita operazione di merchandising, si apprestano a tornare in onda dal 15 aprile in poi ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle 7.25 su Rai Due. In questa quarta stagione della serie Winx Club, Bloom, Stella, Flora, Aisha, Musa e Tecna approderanno sul pianeta Terra per due ben precise ragioni: convincere gli umani a ricominciare a credere nella magia e trovare una settima fata, che si dice sia l’ultima rimanente, e salvarla dalle grinfie dei malvagi stregoni che vogliono impadronirsi del suo potere. Ad illustrare queste ed altre novità sono il creatore e regista della serie, Iginio Straffi, il produttore Luca Milano e Claudia Sasso per Rai Due.
Luca, parlaci del successo delle Winx.
Con questa quarta serie arriveremo a superare quota 100 episodi, che è un traguardo davvero importante e che abbiamo realizzato anche grazie alla capacità registica di Iginio. La nostra è una storia di successo italiano senza paragoni, che ha poi aperto la strada anche ad altre produzioni. Winx non è soltanto apparenza o glamour, ma c’è anche molta profondità nel racconto, da cui traspaiono i valori dell’amicizia e della solidarietà di gruppo. Recentemente a Cartoons on the Bay abbiamo avuto occasione di assistere alla presentazione di una ricerca Doxa secondo cui i personaggi preferiti dalle ragazze sono proprio quelli del Winx Club: secondo noi perché le ragazze reali si avvicinano molto a quelle della storia. E’ anche interessante notare che un terzo del pubblico è rappresentato da maschi, e che nella fascia di età 35-45 la serie ha circa il 20% di share, segno che il cartone piace anche ai genitori.
Tra le novità della serie c’è lo sbarco sul pianeta Terra.
Iginio Straffi: Innanzi tutto vorrei sottolineare che le Winx sono anche portatrici di messaggi di impegno e solidarietà anche in questo momento molto triste per il paese. Stiamo allestendo infatti uno spettacolo teatrale per poi devolvere l’incasso ai terremotati. Inoltre abbiamo da poco completato un progetto che vedeva la costruzione di un ospedale in Benin di cui siamo molto orgogliosi. Il contenuto della quarta serie unisce la lotta tra il bene e il male con situazioni più spiritose: Bloom è infatti l’unica ad aver vissuto sulla Terra, mentre per le altre è un mondo completamente nuovo. All’inizio cercheranno di non farsi vedere, a un certo punto perderanno addirittura i poteri, sempre nell’ambito della missione per ritrovare l’ultima fata e riportare un po’ di fantasia tra gli esseri umani. Ci sarà anche occasione di riscoprire le fate classiche della mitologia europea, ultimamente messe un po’ da parte in favore dell’immaginario americano e giapponese. Un’altra novità è quella dei cuccioli: ognuna delle Winx avrà infatti un proprio animaletto da compagnia che la aiuterà nelle proprie avventure.
Claudia Sasso: Le Winx sono un vero caposaldo per il nostro palinsesto, capace di invertire la tendenza per cui le ragazzine erano disposte a guardare prodotti destinati ai maschi ma non viceversa. Unisce elementi della tradizione giapponese con quelli europei, ma soprattutto è incentrata sull’aspetto del credere, nell’amicizia e nella solidarietà.
Avete altri progetti in ambito cinematografico?
Luca Milano: Abbiamo già un secondo film in programma, che sarà una storia non soltanto per bambini e verrà infatti scritta da Michael Wilson, lo sceneggiatore de L’era glaciale. La siamo già iniziando a realizzare con molta cura perché ha un target più ampio e anche perché vogliamo avvicinarci il più possibile alla qualità dell’animazione dei grandi studi americani. Ci sarà anche una grande attenzione ai tempi comici. Prevediamo l’uscita per il Natale 2010.
Movieplayer.it
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