Il Comune di Predazzo delegato per il restauro del Forte Dossaccio

Da il 5 giugno 2009

%name Il Comune di Predazzo delegato per il restauro del Forte Dossaccio Sarà il Comune di Predazzo ad esercitare le competenze relative alla realizzazione dei lavori di consolidamento strutturale e recupero di Forte Dossaccio. L’architetto Sandro Flaim, dirigente della Soprintendenza per i beni architettonici, ha firmato nei giorni scorsi la delega, autorizzando anche la stipulazione degli atti per l’affidamento degli incarichi ai componenti dell’ufficio di direzione lavori, di ispettore di cantiere e coordinatore della sicurezza. Il progetto esecutivo, approvato a fine 2007, è quello redatto dall’architetto Paolo Faccio, che prevede una spesa complessiva, comprensiva di lavori in economia, allacciamenti Enel e illuminazione di 1.031.731 euro. Per il restauro dell’immobile e gli impianti tecnologici la spesa a base d’appalto è di 758.520 euro. Il restauro di Forte Dossaccio è inserito nel piano che mira a salvaguardare il maggior numero possibile di reperti storici esistenti sui fronti della Prima guerra mondiale. Il progetto dell’architetto Faccio prevede un radicale, ma rispettoso restauro del manufatto, senza tentare di nascondere quanto accaduto, per farne uno dei monumenti di maggiore prestigio anche culturale nel quale ospitare manifestazioni, incontri, spazi espositivi. Forte Dossaccio sarà il fulcro del progetto «Itinerario della grande guerra», l’iniziativa per valorizzare i siti della memoria avviata qualche anno fa dal Parco di Paneveggio e Pale di San Martino.

Il progetto di recupero, all’interno del Progetto Grande Guerra  messo in campo dalla Provincia autonoma di Trento, viene inserito in un ambito territoriale che si estende dal Lagorai – Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino, alle Valli di Fassa e Fiemme ed al Gruppo della Marmolada. Un’area ricca di manufatti bellici che la identifcano in un “paesaggio di guerra” e per questo già ampiamente interessato da una serie di iniziative al livello locale e provinciale.

Da tempo l’Ente Parco di Paneveggio Pale di San Martino in collaborazione con il Museo Storico in Trento e la partecipazione delle amministrazioni locali, A.P.T. e Istituto Culturale Ladino hanno avviato una serie di iniziative volte al recupero della memoria storica della Grande Guerra con la particolare intenzione di creare un museo all’aperto recuperando anche l’area delle trincee di Cima Bocche.
E’ in tale contesto che si inserisce il recupero conservativo di Forte Dossaccio.
Lo stato del forte, “rudere”, propone un modello di recupero basato sul tema della “stratigrafia della rovina” vale a dire mettere in evidenza “i segni” degli eventi bellici e civili che hanno trasformato il forte nelle sue forme attuali.
Il restauro consisterà in un semplice consolidamento strutturale del forte che manterrà quindi il suo aspetto attuale; esso potrà così diventare una scena architettonica adatta ad allestimenti teatrali legati alle vicende storico-belliche e di vita quotidiana all’interno del forte stesso. Infine, la particolare collocazione panoramica della struttura e l’ampia pertinenza a prato posta davanti al suo ingresso principale ne fanno il luogo adatto ad eventi stagionali come concerti e manifestazioni all’aperto.

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