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PREDAZZO. Il Piedibus? Bellissimo. E’ unanime il giudizio fra i ragazzi delle scuole elementari di Predazzo che nei giorni scorsi sono saliti su questa sorta di “bus millepiedi” nel corso di una sperimentazione promossa dall’amministrazione comunale di Predazzo allo scopo di sensibilizzare genitori, insegnanti e le istituzioni scolastiche, circa l’opportunità di adottare già dal prossimo autunno questo originale, quanto economico ed ecologico, oltrechè salutare, mezzo di trasporto.
Alle 7 e 30 i primi due ragazzi sono partiti dalla periferia di via Fiamme Gialle dove campeggiava un bel bus con quattro piedi e la scritta “fermata Piedibus”. Assieme a loro l’insegnante Mariangela in testa a far da autista assieme al collega Massimiliano e un genitore in coda nelle vesti di controllore. Seguiti dall’operatore video (sarà infatti montato un filmato per promuovere l’iniziativa fra i genitori e presentarlo alla festa della mobilità alternativa dell’8 settembre) e dall’assessore Lucio Dellasega, il bus a piedi si è a poco a poco riempito nelle successive tre fermate (via Morandini, via Portela e via Barbieri) per poi tirare dritto verso la scuola salutato dalla curiosità dei compagni che smontavano da un grosso ed eccessivo bus (a motore).
Sarà la novità, ma nessuno fra i ragazzi rimpiangeva i comodi sedili del pullman. Piacevolmente incuriositi, ma soddisfatti, anche i genitori che hanno aderito alla sperimentazione portando e ritirando i loro figli alle fermate.
La sperimentazione era prevista all’interno della giornata della mobilità alternativa (che è stata rinviata) e dentro il progetto “I luoghi della sobrietà”. Gli insegnanti e i promotori non nascondono comunque le difficoltà legate alla disponibilità di genitori, o comunque di volontari. Per garantire 2 o 3 linee ci vogliono almeno 6 genitori e altrettanti sostituti. Il Trentino
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