L’evento si svolge open air, nella splendida cornice delle Dolomiti Unesco - patrimonio dell’Umanità, una…
Il DNA non è acqua… lo spirito di avventuriero che contraddistingueva il suo mitico nonno è presente anche nel nipote che guarda caso porta anche lo stesso nome. Alfredo Paluselli sulla vetta del Kilimangiaro manda un saluto al paese di Predazzo. Grande!
Alfredo Paluselli, autore del libro “Vento da Nord” che racconta le mitiche imprese del nonno omonimo, è il degno erede di un patrimonio di conoscenze ed innovazioni alpinistiche. Alfredo jr, come era solito fare il nonno, ha lasciato il suo “posto di guardia” del Cimon della Pala per un lungo viaggio che lo ha portato a raggiungere la vetta più alta del grande continente africano.
Nella giornata di ieri Alfredo Paluselli ha conquistato i 5.895 di altitudine della vetta del Kilimangiaro con un clima del tutto simile a quello del suo Passo Rolle, nelle giornate autunnali più fredde con nebbia e neve.
Da qui ha voluto inviare un saluto particolare a tutti i suoi concittadini estraendo dallo zaino la bandiera del Comune di Predazzo, data in prestito dal consigliere comunale Giuseppe Facchini, per testimoniare che il suo dna non è acqua, anzi, sopra una certa quota diventa anche ghiaccio, soprattutto quando soffia il “Vento da Nord”.
——————————————–0——————————————-
In un piccolo paese del Trentino, nasce, nel 1900, Alfredo Paluselli. Trascorsa l’infanzia tra Svizzera e Germania torna in Italia ma se ne va presto in America imbarcandosi clandestino su una vecchia nave.
Tra mille difficoltà approda negli Stati Uniti dove migliora le spiccate doti artistiche, lavora e si avvia all’atletica sportiva. Torna per breve tempo in Svizzera dove apprende le nuove tecniche sciistiche nate nel frattempo.
Forte della conoscenza di quattro lingue fa il traduttore a Milano ma ritorna presto nella sua amata Val di Fiemme dove importa gli sport appresi in America fondando una squadra di atletica. Inizia poi ad arrampicare intraprendendo un lungo dialogo con le rocce delle Dolomiti. Svolge la professione di guida alpina in Val di Fassa e appena può disegna, scolpisce e scrive. Diventa maestro di sci nel 1934, tra i primi in Italia.
Attratto dagli ampi panorami di Passo Rolle costruisce lì Capanna Cervino: rustico e panoramico rifugio poco a monte del valico. Qui fonda la prima scuola di sci delle Dolomiti. Conquista poi nuove importanti vie alpinistiche, inaugura piste, impianti e servizi sciistici innovativi e compie mille altre imprese tra genio e follia che lo rendono una leggenda ancor da vivo.
Questo articolo è già stato letto 42756 volte!