La Fondazione Stava 1985 Onlus si è posta il compito della «memoria attiva» come l'ha…
Gli appartenenti all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bolzano e all’Ordine Regionale dei Geologi hanno visitato nei giorni scorsi il Centro di documentazione sulla catastrofe della Val di Stava e la zona a monte di Stava dove sorgevano i bacini di decantazione crollati il 19 luglio 1985. Gli ingegneri e geologi, accompagnati dal presidente dell’Ordine Regionale dei Geologi dott. Lorenzo Cadrobbi, sono stati accolti a Stava dal presidente della Fondazione Stava 1985 Onlus Graziano Lucchi e dal coordinatore progetti Michele Longo. Dopo la visione del film documentario sul disastro di Stava realizzato da National Geografic Channel, il dott. Lucchi ha svolto una relazione sulla genesi, le cause e le responsabilità della catastrofe di Stava così come stabilite nelle sentenze del procedimento penale e descritte nel libro “Stava perché”.Al termine dell’incontro il dott. Cadrobbi ha riferito circa gli interventi di urgenza per la messa in sicurezza dei bacini di decantazione all’indomani del crollo, di cui egli fu incaricato assieme all’ing. Oscar Bertamini dall’allora Procuratore della Repubblica di Trento dott. Francesco Simeoni. Il presidente dell’Ordine regionale del geologi ha consegnato quindi al presidente della Fondazione Stava 1985 copia della relazione presentata al riguardo in occasione del 31° Congresso Nazionale dell’Ordine degli Ingegneri svoltosi a Riva del Garda nel settembre del 1985.La visita a Stava degli ingegneri della provincia di Bolzano e dei geologi della regione Trentino Alto Adige si è conclusa sul cimitero di San Leonardo a Tesero con un omaggio alle 268 Vittime del disastro.
Nelle foto: Alcuni fra gli intervenuti nella sala conferenze del Centro di Documentazione a Stava e sulla zona dove sorgevano i bacini di decantazione di Prestavel.
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